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Luce e Tempo: La Nostra Visione dell'Universo in Differita

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Pensiamo alla luce come ad un messaggero velocissimo pronto a stupirci e portare informazioni ovunque: Purtroppo così non è.

Come abbiamo visto nella scorsa pillola la luce è si rapidissima ma la sua velocità ha comunque un valore finito, i famosi 300.000 km al secondo e, proprio questo suo "limite" ci condanna ad una eterna differita. 

Due sono le cose sicure dell'universo:

  •  Non c'è nulla di fermo, tutto si muove;
  •  Nulla di ciò che osserviamo/ascoltiamo è in tempo reale.

E con nulla intendo proprio nulla.

Ovunque osserviamo vedremo il passato, i telescopi (ma anche i nostri occhi) sono infatti formidabili macchine del tempo.

Immaginiamo ora di sederci e di osservare una stella posta a 600 anni luce da noi: la luce che vediamo è partita 600 anni fa e magari quella stella, in questo preciso momento, non esiste nemmeno più! Ecco cosa può fare la combinazione di distanze enormi (il diametro dell'universo osservabile è di circa 93 MILIARDI di anni luce) e di una velocità finita (i 300.000 km che la luce percorre in un secondo). Ma se invece riducessimo le distanze? Che ne so, immaginiamo ora di sederci attorno ad un falò in spiaggia con una bellissima/un bellissimo ragazzo/a..... Ahimè le cose non cambiano comunque: la luce ci impiegherà comunque del tempo a percorrere il metro che ci separa condannandoci ad una differita di circa 3 nanosecondi (o se preferite 3 x 10–⁹ secondi o ancora 0,000000003 secondi)

Ovunque voi poserete gli occhi dal momento della vostra nascita a quello della vostra morte osserverete sempre e comunque il passato: il fatto che siano anni, mesi o nanosecondi è tutta una questione di distanze.

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#astropillola di Andrea Cuozzo