Chiesa di San Giovanni Domnarum
San Giovanni Domnarum a Pavia: Arte e Spiritualità
Sorse, a dire dei Sacchi, nel luogo stesso ove esisteva un antico tempio dedicato a san Giovanni, eretto da san
Damiano, vescovo di Pavia, tra il 681 e il 710. Era il battistero per le donne, mentre S. Giovanni al Fonte era il battistero per gli uomini. Ma le parti più antiche visibili, il campanile, la facciata col bel rosone, appartengono ai secoli XII-XIV (?). La chiesa fu quasi interamente rifabbricata nel 16II.
L'affresco nell'alto del coro, rappresentante il Padre Eterno, fu eseguito da Federico Faruffini. Sopra la porta si vede un dipinto rappresentante san Giovanni Battista nella parte superiore, e nella inferiore san Giovanni evangelista, che consegna la pianta di questa chiesa alla regina Teodolinda, che da Paolo Diacono ne è detta fondatrice. Dei quadri sono da rammentare quello di G. Crastuna, rappresentante in alto il Padre Eterno e Maria Vergine, in basso sant'Ignazio e san Luigi Gonzaga, e il quadro di san Biagio di G. B. Tassinari (1613).
La cripta, preceduta da un atrio, cui conducono due scale laterali della chiesa, venne aperta nel 1914, e vi si cominciò a officiare nel 1916. Sorretta da quattro colonne frammentarie e da due enormi piloni, si adorna di affreschi, già ricoperti da calcio dei secoli x-xi, rappresentanti i santi Siro, Invenzio, Gregorio Magno e altri; d'una cortina che correva lungo le pareti, e d'al. freschi più tardi, dei secoli XIV e XV (uno reca la data 1365 0 1366) con la ripetuta figura di san Biagio, ivi veneratissimo nel medioevo. Quando si facevano i lavori di restauro (l'altare basilicale e il pavimento sono dono della famiglia Toscani) si scoprì in un pilone murario un recipiente di terracotta, ripieno di monete del secolo XI.
Fonte: Pavia e i suoi monumenti