Skip to main content

Chiesa di San Francesco

Chiesa di San Francesco - Spendiamo a pavia

Chiesa di San Francesco a Pavia: Guida Completa alla Storia e Architettura

San Francesco, se dobbiamo credere al Bossi, venne anche a Pavia a far sentire la sua voce di carità e d'amore; e di lui si vede in S. Teodoro, come abbiamo detto, un'antica immagine. Due anni dopo la morte del santo (1228), quando la città era straziata dalle fazioni, fu iniziata, augurio e arra di pace, questa chiesa, che fu compita l'anno 1298. E una chiesa costruita di terracotta, in stile di transizione dal lombardo al gotico: l'arco tondo vi si sposa all'arco acuto. Disgraziatamente solo l'esterno e il campanile conservano le forme primitive: la semplice ed elegante facciata, adorna di bella ampia trifora, è deturpata nella parte inferiore, privata dell'originario portale archiacuto. L'attiguo convento, fondato verso il 1300, di struttura quadrangolare con tre chiostri, serve oggi di caserma di fanteria.

L'interno della chiesa fu tutto rinnovato dal 1739 in poi, gli archi acuti furono mutati in rotondi; le agili colonne di pietra vista furono coperte di scagliola; l'organo prese il posto dell'abside. Notevolissimo, del resto, è quest'organo, costruito nel 1866 dai pavesi Giacomo e Luigi Lingiardi, perfezionatori dell'arte degli organi, che essi seppero far somigliare a piena orchestra.

Il coro, i cui dorsali hanno specchi ornati con bizzarre prospettive o paesaggi, è opera del 1484 dei fratelli Giovanni Pietro e Giovanni Ambrogio de Donati di Milano. L’ultima cappella a sinistra, la cappella della Vergine (1711-50), disegnata da Antonio Longoni, è sfarzosa di marmi e di bronzi dorati, e ha nella volta e nei pennacchi della cupola affreschi (l'assunzione della Vergine, san Matteo, Salomone, Mosè, Osea) di P. A. Magatti, smagliante decoratore, e sull'altare un quadro

(Immacolata) attribuito a B. Ciceri. La vasta tela sulla porta di fronte alla cappella dell'Immacolata (L'istituzione della religione francescana) è di Francesco Barbieri.

Altre pitture notevoli di questa chiesa: nella prima cappella di destra, il martirio di san Bartolomeo, di G. B.

Tassinari pavese (1613); nella quinta cappella, san Matteo con un angelo, di Bernardino Campi; nella sesta cappella, santa Caterina, di C. Procaccini, e un trittico, attribuito dal Magenta alla scuola del Bergognone, rappresentante da un lato san Francesco con una monaca (la fondatrice della cappella), dall'altro un santo con le mani giunte, in mezzo il Cristo in ginocchio dinanzi a Maria; nella navata minore a sinistra, il battesimo di san Marco del Magatti.

Fonte: Pavia e i suoi monumenti

Gallery

Per contattarci

Indirizzo
Internet

Come raggiungerci