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lo studente del Ghislieri Carlo Goldoni cacciato da pavia

Leggende e altro di Pavia. Un viaggio stravagante fra leggende, personaggi, simboli e storia di Pavia

Rubrica di Ezio Tiraboschi 

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Carlo Goldoni, uno dei padri della commedia moderna, autore fra altri capolavori de La Locandiera, veneziano nato nel 1707, fu uno studente dell'Univesità di Pavia, ospite del collegio Ghislieri.

Goldoni frequentò l'Università dal 1722 al 1727, anno in cui fu costretto ad abbandonare in tutta fretta gli studi e fuggire da Pavia.

Fu infatti protagonista di un'avventura fra il grottesco e il drammatico.

Erano molti gli studenti di allora che superavano spesso il limite. Pesanti episodi di goliardia, vita dissoluta  e gusto per le beffe anche ai cittadini pavesi erano per loro pane quotidiano.

Goldoni scrisse un libello satirico, Il Colosso, in cui si esprimeva in modo molto poco lusinghiero nei confronti delle donne pavesi di buona famiglia mettendone in rima i difetti.

Di dodici di loro descrisse i capelli, gli occhi, la bocca, i denti, le orecchie, per costruire con quelle parti, una immaginaria donna Colosso, una specie di  ironico mostro pavese.

I mariti, inferociti, giurarono vendetta e il futuro commediografo dovette, gambe in spalla, scappare da Pavia.

Espulso dal Collegio Ghislieri, raggiunse all'alba, nascosto in una carrozza,  la riva del Ticino e qui si imbarcò su un barcone che trasportava sale verso l'Adriatico.

Dopo dieci giorni raggiunse Chioggia, rifugiandosi dalla madre.