The Batman: Il Trionfo del Cinecomic D’autore e l’Apice del Cinema Hollywoodiano
"Te Lo Dice Matteo" Matt Reeves e Robert Pattinson reinventano il Cavaliere Oscuro in una Gotham viscerale e oscura, dove la città stessa diventa la vera nemesi di Batman, in un’opera visiva che trascende la narrativa tradizionale.
Il film The Batman rappresenta l'apoteosi delle possibilità che i cinecomics odierni possono raggiungere e incarna l'apice di ciò che un film di Hollywood. Questa volta, ci troviamo di fronte a un'opera di grande maestria e invenzioni acute, che non solo si preoccupa della tenuta psicologica dei fan, ma cura anche la propria dimensione visiva con una ricerca estetica paragonabile a quella dei più raffinati e stimati disegnatori di fumetti. Come i migliori fumetti, anche questo film, attraverso le sue scelte cromatiche e un sonoro straordinario, riesce a trascendere la propria storia, i personaggi e gli eventi, creando un'esperienza astratta nella mente dello spettatore, fatta di sensazioni più che di dialoghi.
Il film riesce a rappresentare perfettamente lo spirito di Gotham City, una città derelitta, dove nulla sembra mai migliorare, esistente quasi esclusivamente di notte e sotto la pioggia, un ricettacolo di criminali e corruzione. In questo mondo, The Batman riesce a far battere un cuore sentimentale soffocato da un'oscurità pervasiva. Nonostante la presenza di antagonisti come il Pinguino e l’Enigmista, è chiaro che il vero nemico di Batman è la città stessa, ingovernabile e corrotta, una nemesi che, nonostante i suoi due anni di attività, ha visto il crimine peggiorare. Gotham diventa così un vero e proprio personaggio, un mostro contro il quale Batman si batte, che frustra il suo desiderio di fare la differenza e che, in una grande idea finale, sarà colpito dalla furia degli elementi.
Uno degli aspetti più innovativi di questo Batman è la sua connotazione adolescenziale. Nonostante abbia circa 30 anni, come tutti i Batman, l'interpretazione di Robert Pattinson, insieme alla regia di Matt Reeves, infonde al personaggio un'incredibile rabbia adolescenziale. Batman è il ragazzo che non si integra, poco popolare, chiuso in se stesso e nel proprio dolore. Lo vediamo con il trucco nero intorno agli occhi, guardato male dai poliziotti, non accettato dagli altri. Accompagnato dalle note dei Nirvana, simbolo della teen angst, Batman scopre che molto di ciò che credeva di sapere su di sé e sulla sua famiglia non è vero, trovando in Catwoman un'affine con cui condividere un sentimento di affinità. La scena dei due in moto al cimitero è uno dei momenti più raffinati del film, comunicando tutto senza parole, ma attraverso le immagini e i movimenti delle moto.
Il film si distingue anche per la sua aria da detective story classica, con investigazioni e scoperte che tengono incollato lo spettatore nonostante la durata di tre ore. La pioggia costante di Gotham, che sentiamo persino in una stanza d'ospedale senza finestre, diventa il simbolo dell'intimità traumatizzata di Bruce Wayne. The Batman è un cinecomic d’autore, dotato di una forte personalità visiva, che utilizza figure note per raccontare qualcosa di unico.
Tuttavia, non si può dire lo stesso dei villain del film, che risultano meno incisivi. Il Pinguino di Colin Farrell rimane ai margini, mentre l’Enigmista di Paul Dano, introdotto nella seconda metà del film, si distacca dagli altri personaggi per il suo overacting, risultando fuori tono rispetto all'interpretazione più naturale degli altri. A sorpresa, è Carmine Falcone, interpretato da John Turturro, a emergere come figura dominante, incarnando il padre da tradire e metaforicamente uccidere, un archetipo tipico del cinema di ribellione adolescenziale.