Skip to main content

Vigevano, stop alla musica dopo le 23: i residenti chiedono più quiete

Dopo le proteste dell’estate scorsa, i cittadini sostengono la proposta di limitare la musica nei locali. Intanto, infuria il dibattito politico sulla mancata convocazione della commissione sicurezza.

unnamed_7.jpg

Vigevano: la movida sotto i riflettori, con una proposta per limitare gli schiamazzi notturni. Come a Pavia, anche a Vigevano si discute della necessità di spegnere la musica nei locali entro le 23, per contenere il disturbo della quiete pubblica. I residenti delle zone centrali, che la scorsa estate hanno raccolto oltre 100 firme per chiedere l'intervento del sindaco Andrea Ceffa, esprimono il loro sostegno a questa iniziativa. Barbara Bonomi, residente in centro, afferma che il vero problema non è tanto la musica nei locali, ma il comportamento dei clienti che si radunano all'esterno e fanno rumore fino a tarda notte. La speranza è che un limite alla musica possa indurre un cambiamento nel comportamento dei frequentatori della movida.

Sul fronte politico, si evidenziano critiche all'amministrazione comunale per la mancata convocazione della commissione consiliare sulla sicurezza. Marco Vassori del Partito Democratico lamenta l'assenza di incontri della commissione, mentre Paolo Iozzi di Fratelli d’Italia, presidente della stessa, promette che la convocazione avverrà a breve. Tuttavia, i consiglieri di opposizione, come Silvia Baldina del Movimento 5 Stelle e Furio Suvilla del gruppo Liberalconservatore, criticano duramente l’amministrazione. Accusano gli attuali amministratori di minimizzare il problema della sicurezza in città e di non prendere misure concrete per affrontarlo, ritenendo ormai intollerabile la situazione attuale.