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Vergogna a Roma: Murale di Paola Egonu Vandalizzato in un Atto di Razzismo

Antonio Monteleone " L'opera di Laika, dedicata alla campionessa olimpica, è stata deturpata da ignoti, evidenziando ancora una volta l'urgenza di combattere il razzismo in Italia."

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Nel mondo dello sport, dobbiamo ringraziare chi si impegna, chi suda, chi si dedica con passione a questo lavoro, seppur per molti rappresenta l’hobby della domenica.

Lo sport è vita, è benessere, è passione. É mettersi in gioco con sé stessi e con gli altri. É sana competizione, è un continuo superamento dei propri limiti, è sacrificio. Lo sport è tante cose, diverse per ognuno di noi. C’è chi lo pratica per agonismo, chi per passione, alcuni solo per tenersi in forma o per motivi di salute. Le motivazioni per cui una persona/atleta si avvicina alla pratica sportiva sono le più svariate. I canali di informazioni che invitano al movimento ed alla attività fisica sono infiniti: la TV, i giornali, i social media, il web, il medico… ovunque sentiamo ripetere che l’attività sportiva non dona solo un piacevole aspetto fisico, ma migliora tutto il nostro benessere psico-fisico, l’autostima, la determinazione, l’umore, e molto altro. Tutti decantano le virtù di un regolare allenamento.

Lo sport è da sempre stato sinonimo di condivisione e inclusione. Lo sport ha il potere di unire le persone come poche altre cose al mondo e rompere qualsiasi tipo di barriera sociale.

Lo sport è per tutti ed è un modo per uscire dall’isolamento e socializzare, è un modo per entrare in contatto con il proprio sé e prenderne coscienza. È un’attività ludica, dinamica e divertente che rappresenta un elemento fondamentale sul piano emotivo e sociale.

Mediante lo sport la persona, il bambino con disabilità, o con problemi di inserimento sociale imposti dalla società può mettersi in gioco e sperimentarsi, imparare a controllare il proprio corpo, sviluppare il senso di autoconsapevolezza e la fiducia nelle proprie capacità; può essere se stesso e conoscere nuove persone con cui sentirsi finalmente a proprio agio.

Uscire dall’isolamento personale, socializzare aiuta e praticare sport di gruppo aiuta a migliorare la capacità di interagire con gli altri.

Il praticare attività sportiva, oltre ad apportare numerosi benefici fisici al corpo, aiuta a risolvere situazioni, a essere sempre pronto ad affrontare la vita in tutte le sue sfaccettature. Condividere momenti insieme aiuta le persone a sentirsi accolte, valorizzate, guidate nel loro percorso di sviluppo, educazione e salute.

Non è durato più di un giorno il murale dedicato a Paola Egonu, pallavolista della nazionale italiana e neo campionessa olimpica. L’opera della street artist Laika, apparsa nella notte del 12 agosto a Roma davanti alla sede del Coni di viale Tiziano 70, è stata deturpata la scorsa notte da ignoti che hanno verniciato di rosa il corpo dell'atleta coprendo il colore della pelle. L’opera si intitola “Italianità”: raffigura Paola Egonu, eletta MVP e miglior opposta dei Giochi di Parigi, mentre schiaccia un pallone, anch’esso imbrattato, su cui appariva la scritta: "Stop razzismo”.

Il murale dedicato alla pallavolista è stato un modo dell'artista Laika di rispondere alle polemiche sorte negli ultimi anni sul colore della pelle di Egonu e il suo essere italiana. "Questa vittoria è uno schiaffo a tutti i cosiddetti 'patrioti' che non accettano un'Italia multietnica, fatta di seconde generazioni, che non vuole lo ius soli. Una pallonata in faccia a chi parla di 'italianità' riferendosi ai tratti somatici", aveva dichiarato l'artista nel post di accompagnamento alle foto dell'opera. "Nel nostro paese non c'è più spazio per xenofobia, razzismo, odio ed intolleranza. Il razzismo è una piaga sociale che va sconfitta. Farlo anche attraverso lo sport è importantissimo. Credo in un futuro di inclusività, di accoglienza e di rispetto dei diritti umani. Essere rappresentata da atlete come Paola Egonu, Myriam Sylla, Ekaterina Antropova è un onore. Vederle con la medaglia più preziosa dei giochi olimpici al collo, mentre cantano commosse l'inno italiano è una gioia immensa. Dedico questo poster a tutti gli Italiani non riconosciuti come tali dal nostro stato".

Tra i primi a segnalare l'imbrattamento del murale è la stessa artista. Laika ha condiviso sul suo account Instagram un'immagine dell'opera deturpata commentando: "Il razzismo è un brutto cancro da cui l'Italia deve guarire".

La giocatrice è stata - suo malgrado - al centro di polemiche dopo che l'eurodeputato della Lega, Roberto Vannacci, all'inizio del suo exploit pubblico aveva scritto nel libro "Il Mondo al contrario" che che l'atleta «anche se è italiana di cittadinanza, è evidente che i suoi tratti somatici non rappresentano l’italianità». Dopo la vittoria olimpica della squadra femminile italiana di volley ha ribadito: «Non vedo perché non dovrei gioire per questa vittoria. Io sono orgoglioso di tutte, inclusa la Egonu, ma non ha senso nascondere le origini. Dire che una persona è nera non è razzismo».

 

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Antonio Monteleone

Infermiere Libero professionista

Esperto in Lesioni ortopediche Muscolo-scheletriche.

Infermiere Sportivo nel campo della Pallavolo.

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