Un nuovo cuore per Pavia: l’ex Arsenale si trasforma in cittadella verde e amministrativa
Oltre 140mila metri quadrati riqualificati entro il 2030: uffici pubblici, spazi verdi, percorsi naturalistici e luoghi di aggregazione per restituire alla città un’area abbandonata da anni
Pavia, il futuro dell’ex Arsenale: un grande intervento tra uffici pubblici, natura e spazi per la città
L’area dell’ex Arsenale di Pavia si prepara a un radicale cambiamento. Dopo anni di abbandono e degrado, l’intera zona – estesa su oltre 140mila metri quadrati e inutilizzata dal 2010 – sarà completamente rigenerata grazie a un investimento complessivo di 150 milioni di euro da parte dell’Agenzia del Demanio. Domani, dalle 11 alle 14, i cancelli si apriranno alla cittadinanza per un open day dedicato alla scoperta del progetto.
Un nuovo volto per un’area strategica
Sono stati completati i lavori di demolizione di circa venti edifici fatiscenti. Il prossimo passo prevede la costruzione di nuovi edifici e il restauro degli immobili storici, risalenti tra Ottocento e primo Novecento, valorizzando le caratteristiche architettoniche originarie come i mattoni a vista e le coperture in legno. Parallelamente, è prevista un’importante opera di riqualificazione paesaggistica, che includerà il recupero ecologico del Navigliaccio e il collegamento verde tra il Parco del Ticino e il Parco Moruzzi.
L’intera area sarà accessibile al pubblico anche al di fuori dell’orario lavorativo, diventando uno spazio di incontro e svago per famiglie, bambini e studenti.
Il sindaco: «Un segnale concreto di attenzione per la città»
«L’investimento del Demanio dimostra un’attenzione reale verso Pavia – ha dichiarato il sindaco Michele Lissia –. Dopo anni di incuria, restituiamo alla città un luogo che potrà diventare un punto di riferimento sia per le istituzioni sia per la comunità. Il progetto tiene conto anche dell’aspetto ambientale, con un intervento sul Navigliaccio da 10 milioni di euro».
Una parte degli spazi sarà dedicata a funzioni sociali e ricreative, rafforzando l’idea di un centro aperto, condiviso, e fruibile anche nelle ore serali.
Un centro per i servizi pubblici fuori dal traffico del centro storico
La nuova cittadella istituzionale sorgerà su un’area di oltre 107mila metri quadrati. Al suo interno troveranno posto numerosi enti pubblici, tra cui l’Agenzia delle Entrate, la Corte di giustizia tributaria, l’Archivio notarile, la Ragioneria territoriale dello Stato, l’Ispettorato del lavoro, i giudici di pace, l’Unep e le sezioni civili e penali del Tribunale.
Lo spostamento di circa 450 lavoratori dalle sedi attuali nel centro cittadino comporterà un alleggerimento del traffico urbano e un risparmio annuo di 1,8 milioni di euro in affitti per lo Stato.
Progettazione affidata a un team specializzato
La redazione del masterplan è stata affidata a un raggruppamento temporaneo di imprese, con un incarico da 6,3 milioni di euro. Alla presentazione del progetto parteciperanno, oltre al sindaco Lissia, anche il progettista Vittorio Grassi e il direttore regionale dell’Agenzia del Demanio per la Lombardia, Massimiliano Iannelli.
«Si tratta di un’area di proprietà dello Stato – ha sottolineato Iannelli – e deve tornare a ospitare funzioni pubbliche. L’intervento darà vita a un nuovo quartiere vivo, moderno e integrato nel tessuto urbano».