Skip to main content

Non aggressivo, ma da non sottovalutare: come prevenire e riconoscere i rari morsi di questo aracnide domestico

8303076_18113927_ragno_violino.jpg

 

Il ragno violino, noto scientificamente come Loxosceles rufescens, è una specie presente in Italia da lungo tempo, trovando rifugio in ambienti polverosi e nascosti all’interno delle abitazioni. Nonostante non sia di natura aggressiva, può mordere se si sente minacciato o disturbato. La tossicologa Donata Favretto, dell’Università di Padova, spiega che il morso di questo ragno è rapido e nella maggior parte dei casi (circa il 70%) non provoca danni significativi.

Per evitare di essere morsi, è consigliato indossare guanti e coprire le parti del corpo esposte quando si lavora in ambienti dove il ragno potrebbe essere presente. Il ragno violino è di piccole dimensioni, con un corpo inferiore al centimetro, ma con le zampe può raggiungere i 4-5 centimetri. La caratteristica macchia a forma di violino presente sulla parte anteriore del corpo lo rende riconoscibile, anche se non è facile individuarlo a causa del suo colore poco appariscente e delle sue abitudini notturne.

Quando morde, generalmente il ragno violino inietta poco veleno, causando un ponfo che tende a regredire da solo, simile a una puntura di zanzara. Tuttavia, in un terzo dei casi, il ragno può iniettare una tossina che, dopo 24-48 ore, può portare alla formazione di lesioni ulcerose, con danni ai tessuti circostanti che possono richiedere mesi per guarire. In alcuni casi, è necessario l’intervento chirurgico per rimuovere il tessuto danneggiato.

Se la lesione non viene trattata tempestivamente, può portare a necrosi e infezioni secondarie. È importante monitorare l'evoluzione della lesione e, se si scurisce con il tempo, consultare un centro antiveleni. Sebbene i casi mortali siano rari e difficili da collegare direttamente al morso, il primo decesso attribuito al ragno violino in Italia è stato documentato nel 2015.