Pavia tra le province più colpite dai furti in casa: seconda solo a Pisa
Nel 2022 si sono registrate 389 denunce ogni 100mila abitanti nella provincia pavese. Nonostante il calo generale, il timore di subire un furto in abitazione resta alto tra gli italiani.
Il furto in casa è il reato che gli italiani temono di più e, nonostante i dati siano in calo, la provincia di Pavia rimane tra quelle dove il fenomeno è più diffuso: per numero di denunce è seconda soltanto a Pisa. Lo ha evidenziato il centro studi di Confedilizia, che ha analizzato i dati del Censis e delle forze di polizia sulle denunce del 2022.
Nella provincia di Pisa si registra il numero più alto di denunce ogni 100mila abitanti: 420. Segue Pavia con 389 e Monza e Brianza con 360. Le statistiche possono risentire di una maggiore o minore propensione a denunciare, ma comunque agli ultimi posti si trovano alcune province rurali e meno densamente popolate del Mezzogiorno e delle isole: Crotone, Nuoro e Oristano, dove i casi di furti nelle abitazioni sono stati rispettivamente 56, 59 e 60 ogni 100mila persone.
Le città metropolitane, in media, registrano dati simili a quelli del resto del Paese: Bologna, Firenze e Venezia contano oltre 30 furti denunciati ogni 100mila abitanti, mentre Roma e Milano si attestano rispettivamente a 27 e 28 denunce.
Nel 2022, in provincia di Pavia, ci sono state 389 denunce di furto in casa ogni 100mila abitanti.
Secondo il Censis, il 52,8% degli italiani teme che i ladri possano entrare nella propria abitazione, una percentuale molto più alta rispetto a coloro che si preoccupano di possibili aggressioni e minacce (22,1%) o del furto dell'auto (16,1%). Nonostante ciò, la tendenza nel tempo è in diminuzione. Secondo quanto riportato da Confedilizia, basandosi sulle elaborazioni Istat dei dati del ministero dell'Interno, anche dopo la fine delle restrizioni legate al Covid, che avevano fortemente limitato il fenomeno, non si è tornati ai livelli pre-pandemici. Nel 2023, le vittime dei ladri di appartamento sono state 8,3 ogni 1.000 famiglie, più rispetto al 2022 (7,6), ma meno rispetto al 2019, quando a essere colpite erano 10,3 persone ogni mille nuclei.