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Pavia, torna l'esposizione esterna per fioristi, librai e fruttivendoli: via libera dal Comune

Dopo mesi di incertezza burocratica, una nuova delibera consente nuovamente l'occupazione del suolo pubblico per l'esposizione di merce davanti ai negozi.

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A Pavia torna la possibilità per fioristi, librai e fruttivendoli di esporre la propria merce all’esterno delle attività commerciali, come avveniva da anni. Lo stabilisce una nuova delibera approvata dalla giunta comunale, che chiarisce un recente blocco legato a interpretazioni burocratiche del regolamento.

Tutto era iniziato nei primi mesi del 2025, quando alcuni commercianti si erano visti negare il consueto permesso per l'occupazione del suolo pubblico, nonostante negli anni precedenti avessero sempre ricevuto l’autorizzazione, pagando regolarmente la tariffa prevista. Il cambio di rotta era stato motivato dagli uffici comunali con una generica “revisione del regolamento”, lasciando di fatto molti negozianti nell’incertezza.

Il caso aveva fatto discutere anche in Consiglio comunale, dove si era parlato di un'eccessiva rigidità da parte degli uffici preposti. La giunta, ora, ha preso una posizione chiara con l’approvazione, il 17 aprile, della delibera intitolata «Esposizione di alcune tipologie di merce degli esercizi di vicinato. Atto di indirizzo». Il documento riconosce che la prassi di esporre merce all’esterno non aveva mai creato particolari problemi e che, in assenza di modifiche normative, si può proseguire nel solco della continuità.

Nel testo si specifica che l’autorizzazione alla sistemazione temporanea di fiori, libri e frutta sui marciapiedi davanti ai negozi sarà nuovamente concessa, previa regolare richiesta e pagamento della tariffa per l’occupazione del suolo pubblico. La delibera sottolinea anche l'importanza di una disciplina chiara e condivisa a livello locale, annunciando un tavolo di confronto tra Polizia Locale, SUAP Commercio e Turismo e il servizio Mobilità per valutare eventuali aggiornamenti normativi o logistici.

Nell’attesa di ulteriori indicazioni, quindi, i commercianti possono tornare a gestire gli spazi esterni come in passato. Resta però in sospeso la questione dei mancati incassi per le autorizzazioni non concesse nei primi quattro mesi dell’anno.