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Pavia, misteriosa sparizione di libri dai punti book crossing: svuotati anche i frigoriferi letterari a Travacò

Le postazioni di scambio gratuito libri tra Borgo Ticino e Travacò Siccomario svuotate durante la notte. L’ipotesi: raccolta massiva per rivenderli o un’azione solitaria e poco chiara.

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I punti di scambio libri nel quartiere Borgo Ticino a Pavia sono stati trovati completamente vuoti. Nelle notti tra mercoledì e giovedì, qualcuno ha prelevato tutti i volumi disponibili nelle postazioni all’aperto dedicate al book crossing. Queste “biblioteche senza tessera”, installate nel 2019 nell’ambito del progetto Borgoattivo e ora gestite dal Comune, sono sempre accessibili, senza limiti di orario o requisiti di iscrizione. L’idea è semplice: chiunque può prendere un libro, leggerlo, restituirlo o lasciarne un altro. Ma ora non è rimasto più nulla.

L’episodio non sembra isolato. Negli stessi giorni, qualcosa di molto simile è accaduto a Travacò Siccomario, a pochi chilometri da Pavia. Anche lì sono stati svuotati i “frigoriferi letterari”, vecchi elettrodomestici riadattati a contenitori di libri, posizionati sia nel centro del paese che nelle frazioni di Boschi e Frua.

In una delle postazioni di Travacò è comparso un messaggio ironico e disarmante: “C’è uno strano lettore che nelle scorse sere si è accaparrato circa 200 libri che erano nelle postazioni di book crossing di tutto il paese. Noi siamo contenti che le nostre selezioni gli siano piaciute tanto da lasciarci i frigoriferi vuoti, e speriamo che possa farne buon uso, proprio come buono e socialmente utile alle persone e al nostro territorio è il nostro progetto.”

A Pavia, però, la situazione ha destato maggiore preoccupazione, tanto da essere discussa anche in giunta comunale. Michela Viola, consigliera che segue da vicino il progetto dei book crossing nel Borgo, ha sollevato la questione. L’assessore alla sicurezza, Rodolfo Faldini, ha spiegato che episodi simili si erano già verificati almeno due volte: “Sembra che qualcuno agisca di notte, portando via tutto tranne le videocassette. Potrebbe trattarsi di qualcuno intenzionato a rivendere i libri, oppure di un gesto mirato per altri motivi”.

Per prevenire ulteriori episodi, Faldini ha chiesto alla polizia locale di intensificare i controlli serali nelle aree coinvolte. C’è però ancora una possibilità per rintracciare i libri scomparsi: molti di essi sono timbrati, e quindi riconoscibili nel caso riemergessero nei mercatini dell’usato o altrove.

Nel frattempo, resta l’amaro in bocca per una perdita che colpisce un’iniziativa semplice e generosa, nata per promuovere la lettura e la condivisione gratuita all’interno della comunità.