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Pavia espone un sudario per Gaza: un gesto di lutto e solidarietà contro la guerra

Il sindaco Michele Lissia aderisce all’iniziativa nazionale “50.000 sudari per Gaza” per commemorare le vittime palestinesi e lanciare un appello per la pace

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Un telo bianco appeso dalla finestra del municipio per dire basta alla guerra e onorare la memoria delle vittime palestinesi. Anche il Comune di Pavia ha scelto di unirsi all’iniziativa “50.000 sudari per Gaza”, promossa da figure del mondo culturale e sociale italiano, esponendo un sudario simbolico a Palazzo Mezzabarba, sede dell’amministrazione comunale. Il gesto, carico di significato, è stato voluto dal sindaco Michele Lissia, che ha voluto così manifestare la sua solidarietà al popolo palestinese e chiedere una tregua umanitaria nel conflitto in corso.

«Questa iniziativa nasce dalla società civile per ricordare le vittime del massacro in atto – ha dichiarato Lissia – e vede la partecipazione di molti Comuni italiani, tra cui anche grandi città come Milano e Roma. Il sudario rappresenta il lutto collettivo e la vicinanza a un popolo che ogni giorno subisce una tragedia disumana. Con questo gesto, voglio esprimere la mia vicinanza alle vittime innocenti di Gaza e ribadire la necessità di proteggere la dignità umana, calpestata da un massacro che porta la firma del governo Netanyahu».

Il sindaco ha inoltre ricordato i legami di cooperazione e amicizia che uniscono Pavia alla città palestinese di Betlemme, grazie a progetti internazionali sviluppati negli anni insieme all’assessore ai Gemellaggi Francesco Brendolise. «Il mio pensiero – ha aggiunto – va anche ai nostri amici palestinesi, con cui condividiamo un gemellaggio e una profonda amicizia».

Ma c’è anche chi chiede un impegno più deciso. Basel, studente palestinese a Pavia, accoglie con favore l’iniziativa dei sudari, ma sottolinea la necessità di un’azione politica più forte. «Esporre un telo bianco è un bel gesto simbolico, ma ci serve di più – afferma –. La bandiera palestinese continua a essere vista con sospetto, quasi censurata. L’Italia tace sulla tragedia in corso e firma accordi militari con Israele: in questo modo si rende complice del massacro».

L’iniziativa “50.000 sudari per Gaza” è nata dall’appello di un gruppo di intellettuali tra cui lo storico dell’arte Tomaso Montanari, la giornalista Paola Caridi e la scrittrice Claudia Durastanti. I sudari rappresentano le migliaia di corpi avvolti in Gaza in quasi 600 giorni di guerra, colpiti dagli attacchi israeliani.