Pavia, contro il lavoro nero nei bar e ristoranti: il 17 gennaio si apre il tavolo di confronto
Un'indagine denuncia il fenomeno tra i giovani lavoratori della ristorazione. Il Comune e le associazioni di categoria si preparano a confrontarsi per trovare soluzioni.
Pavia (4 gennaio 2025) – Il 17 gennaio si terrà a Pavia un incontro cruciale per affrontare il fenomeno del lavoro nero nel settore della ristorazione, una realtà preoccupante che coinvolge in particolare i giovani lavoratori. A chiedere il confronto, il sindacato Usb, supportato dall’associazione Radio Aut, che ha recentemente diffuso un sondaggio tra camerieri e baristi della città. Secondo i risultati, il 70% dei giovani impiegati nel settore è under 25, e ben il 54% di loro risulta lavorare con contratti a chiamata, mentre solo uno su dieci ha un contratto a tempo indeterminato. Un aspetto preoccupante è che molti di questi lavoratori percepiscono una parte del loro stipendio fuori busta paga.
Il sindacato Usb, che ha raccolto i dati tra i lavoratori del settore, ha chiesto al Comune e alle organizzazioni datoriali di impegnarsi per contrastare il lavoro irregolare. "Pavia è una città universitaria con circa 27mila studenti, e molti di loro sono costretti a lavorare in condizioni che non rispettano i diritti fondamentali", ha dichiarato Leonardo Spinella, membro di Radio Aut. Il sindacalista ha inoltre precisato che l’intento non è demonizzare l'intero settore, ma promuovere una discussione costruttiva su come migliorare le condizioni lavorative.
Il tavolo di confronto, che vedrà la partecipazione delle istituzioni comunali e delle associazioni di categoria, avrà come obiettivo quello di trovare misure efficaci per combattere il fenomeno del lavoro nero. "Il nostro scopo è sensibilizzare le istituzioni e trovare soluzioni pratiche per arginare questo fenomeno", ha aggiunto Francesco Signorelli di Usb, precisando che l’incontro sarà solo un primo passo per la creazione di un osservatorio sul lavoro nella ristorazione.
Il Comune pronto a intervenire
Gli assessori comunali coinvolti nel progetto, tra cui Giampaolo Anfosso (Lavoro), Rodolfo Faldini (Commercio) e Matteo Pezza (Bilancio), hanno confermato la loro disponibilità a partecipare al confronto. L’assessore Anfosso ha affermato che l’amministrazione è pronta a trovare le giuste misure per arginare il lavoro irregolare, ma ha anche sottolineato che il dialogo con le parti interessate sarà fondamentale. "L'intenzione è quella di aprire una discussione costruttiva per affrontare il problema in modo efficace e con soluzioni condivise", ha spiegato.
Anche l’assessore Faldini ha manifestato il suo impegno, aggiungendo che l’osservatorio sul lavoro nero dovrà restare attivo per tutta la consiliatura, in modo da monitorare e intervenire su fenomeni simili. Matteo Pezza ha, infine, anticipato che alcuni consiglieri comunali stanno preparando una mozione per esaminare le azioni che il Comune potrebbe adottare per contrastare lo sfruttamento dei lavoratori, con particolare attenzione alla ristorazione, settore che occupa una parte significativa della forza lavoro giovanile.
Ascom: "Dialogo, ma senza generalizzazioni"
Dal canto suo, Ascom, l’associazione dei commercianti, ha espresso la sua disponibilità al dialogo ma ha chiesto di evitare generalizzazioni che potrebbero danneggiare l’immagine dell’intero settore. "Se ci sono imprenditori che non rispettano le normative, è giusto che vengano presi provvedimenti", ha dichiarato la dirigenza di Ascom. "Ma non possiamo permettere che l’intero settore venga dipinto in modo ingeneroso, considerando che esistono numerosi operatori onesti."
Il confronto del 17 gennaio rappresenterà quindi un momento di discussione fondamentale, che vedrà coinvolti sindacati, istituzioni e associazioni datoriali per cercare di trovare soluzioni pratiche e condivise per combattere il lavoro nero a Pavia e garantire maggiori diritti ai giovani lavoratori del settore ristorazione.