Lo Specchio dell’Arte protagonista alla Festa del Ticino 2025 a Pavia
Libri, pittura e cultura nello stand dell’associazione guidata da Manuela Montemezzani
In una calda giornata di fine estate, domenica 7 settembre, si è conclusa a Pavia la tradizionale “Festa del Ticino”, appuntamento che da anni anima la città con bancarelle, hobbisti, associazioni e tanta partecipazione.
Come sempre presenti le storiche bancarelle, tra commercio e artigianato, ma anche le associazioni di categoria. Tra queste, per il terzo anno consecutivo, anche l’associazione culturale pavese “Lo Specchio dell’Arte”, che ha portato allo stand libri e quadri, una vera e propria scommessa in un evento di grande richiamo.
Abbiamo raccolto le impressioni della presidentessa e fondatrice dell’associazione, Manuela Montemezzani, che ringraziamo per l’intervista.
L’intervista
Buongiorno e benvenuta, Manuela Montemezzani, presidente e fondatrice dell’associazione Lo Specchio dell’Arte.
MM: Buongiorno, e grazie per l’opportunità di parlare sia della Festa del Ticino che della mia associazione.
Come mai avete deciso di partecipare anche quest’anno alla Festa del Ticino?
MM: La Festa del Ticino è da sempre molto sentita e partecipata: per noi è una bellissima vetrina. Molte persone si sorprendono nel trovare libri e dipinti, ma siamo sempre molto visitati e apprezzati. È importante esserci, perché questo evento è un punto di riferimento per la città: qui puoi incontrare lettori, curiosi e anche scettici. Purtroppo non tutti leggono, nonostante Pavia sia una città universitaria.
Allo stand erano presenti diversi autori e pittori. Puoi raccontarci chi ha partecipato?
MM: Abbiamo presentato più di venti scrittori provenienti da tutta Italia. Alcuni ci hanno inviato i loro libri per posta – da Napoli, Roma, Lucca, Genova – perché non potevano raggiungerci di persona. Tra i presenti c’erano invece Luisa D’Amico, autrice di Monza; Daniele Neri, poeta e critico musicale pavese; la poetessa Daniela Burroni; e la nostra bravissima giallista pavese Claudia Cele.
Per la pittura, abbiamo ospitato Ioannis, artista greco ormai adottato da Pavia e allievo della storica scuola Arvima, Davide Beretta da Milano e Anna Nobile da Pavia. Un vero mix di arti e culture che da anni caratterizza la nostra associazione. È stato un evento faticoso e impegnativo, ma importante esserci.
Un appuntamento ormai fisso per Pavia. Come si sono trovati i tuoi artisti e come giudichi l’evento?
MM: Ci siamo trovati molto bene. La Festa, come sempre, è molto partecipata. Abbiamo anche avuto modo di scambiare qualche battuta con il sindaco Lissia, che si è reso disponibile a foto ed elogiando i nostri artisti. È fondamentale per tutti essere apprezzati per l’impegno che queste occasioni richiedono.
La Festa è stata ricca di eventi: dalle associazioni musicali, come la scuola di musica di Veronica Giorgetti in Porta Salara, alle danze storiche con dimostrazioni molto apprezzate. Senza dimenticare le associazioni di volontariato, che hanno presentato le loro attività per la comunità. Un vero mix di cultura, spettacolo e solidarietà sotto il sole di fine estate.
Una giornata intensa, ricca di eventi e pubblico. Vuoi aggiungere ancora qualcosa?
MM: La Festa del Ticino ha dimostrato ancora una volta che Pavia è viva. Ho notato però un commercio un po’ sottotono: tante persone passeggiavano, ma pochi acquisti, a parte ristoranti e gelaterie che erano pieni. Per il resto, la scaletta tradizionale si è chiusa con i fuochi d’artificio, che come sempre hanno attirato tantissimi spettatori. È una tradizione amata, capace di emozionare con i suoi colori tra le stelle. È stato un bel modo per salutare l’estate che si chiude.
Grazie a Manuela Montemezzani per averci raccontato la partecipazione alla tradizionale Festa del Ticino.
MM: Grazie a voi e a tutti i lettori. E un ringraziamento speciale va a tutti i miei associati, che con la loro presenza rendono possibili i nostri eventi.
M.L.