Unioncamere, in collaborazione con il Ministero del Lavoro, ha pubblicato il rapporto Excelsior con le previsioni per il mercato del lavoro in Italia per il mese di luglio. La ricerca mette in evidenza le professioni più ricercate e le difficoltà nel trovare lavoratori qualificati, nonostante l'occupazione nel Paese sia in crescita. Questo problema è diventato endemico nel sistema produttivo italiano, dove spesso mancano le competenze necessarie. Inoltre, i salari bassi non incentivano la mobilità, sia interna che dall'estero, aggravando la crisi.

Le professioni più richieste a luglio

Il rapporto Excelsior di Unioncamere e del Ministero del Lavoro rivela quali sono le professioni più difficili da reperire. In Italia, c'è ancora una notevole discrepanza tra domanda e offerta di lavoro. Nel 48,4% dei casi, le aziende non riescono o trovano difficoltà a trovare le figure professionali necessarie, rispetto al 47,6% del mese precedente.

Tuttavia, non tutte le professioni presentano le stesse difficoltà di reperimento. Alcune categorie sono particolarmente scarse e quindi più ricercate. In testa ci sono gli operai specializzati, con difficoltà nel 65% dei casi. I profili più ricercati sono:

- Addetti ai macchinari dell’industria tessile: 77,8%
- Addetti alle rifiniture delle costruzioni: 75,6%
- Saldatori e montatori meccanici: 74,1%
- Fabbri: 71,8%
- Meccanici artigianali: 71,4%
- Operai specializzati nel settore alimentare: 65,5%
- Operai specializzati nel settore tessile: 64,7%

In generale, le aziende italiane continuano a incontrare difficoltà nel trovare il personale necessario. Gli occupati sono quasi 24 milioni, con un aumento di oltre 400.000 rispetto all'anno precedente. Tuttavia, la mancanza di investimenti da parte delle aziende rende il lavoro meno produttivo, portando a salari bassi e a una scarsa attrattività dei posti di lavoro.