Grigliata abusiva sotto il ponte in costruzione a Vigevano: centinaia di persone nell'area di cantiere
Caos tra rifiuti abbandonati e violazioni delle norme: scatta il dibattito sulla sicurezza e i controlli lungo il Ticino. Il Parco del Ticino e il Comune si rimpallano le responsabilità.
Hanno fatto il giro del web le foto della grigliata improvvisata da centinaia di persone sotto il ponte in costruzione, ora occorre capire come sia possibile un simile assembramento in un’area di cantiere e, soprattutto, come mai sono stati abbandonati quintali di spazzatura a due passi dal fiume. Ci sono, insomma, diversi aspetti di cui tenere conto: innanzitutto, grigliare in riva al Ticino è proibito (specie accendere fuochi) e i controlli spettano all’ente Parco; c’è poi l’aspetto sicurezza, visto che centinaia di persone sono entrate impunemente nell’area di cantiere del nuovo ponte impunemente.
Inoltre c’è il problema della spazzatura abbandonata, che nessuno potrebbe andare a raccogliere per settimane (spetta all’ente provinciale). Infine, esiste un discorso di sicurezza, visto che sono state notate decine di persone mettersi al volante palesemente ubriache. «Sembra ormai una tradizione – commenta il consigliere del Parco del Ticino, Massimo Braghieri – che ci sia una fruizione selvaggia da parte di persone che poi neanche portano via la propria spazzatura. Il Parco aveva in servizio metà della normale forza lavoro per i controlli, con sette guardiaparco impegnati da Sesto Calende a Mezzanino. Ammetto che Vigevano, ma anche la sponda da Abbiategrasso a Zerbolò, sia rimasta un po’ scoperta. In ogni caso è un problema di ordine pubblico a tutti gli effetti, visto il numero e la tipologia di persone che ci sono. È evidente che non potrebbe bastare un guardiaparco e si sfocerebbe rapidamente in problemi di ordine pubblico. Suggerisco piuttosto al sindaco di Vigevano di sollevare il problema al prossimo tavolo sulla sicurezza in prefettura. Nella zona siamo intervenuti tre anni per una pulizia straordinaria, ma è evidente che non basta recintare il cantiere se nessuno sorveglia». Anche la Provincia e il Comune sono chiamati a fare la loro parte, secondo il Parco del Ticino. Vigevano aveva effettuato anni fa alcuni controlli che avevano impedito gli assembramenti in riva al fiume. In ogni caso il sindaco Andrea Ceffa rifiuta la lettura di Braghieri. «Il Comune, di tutti gli enti, è quello meno coinvolto – spiega -. Ci sono stati evidenti reati, come l’ingresso in un’area di cantiere, ma ciascuno deve assumersi le proprie responsabilità. Credo che l’ente parco non possa limitarsi ad avere una gestione solo naturalistica dell’area»