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Febbre del Nilo: Scatta l'Allerta a Pavia, Zanzare Infette Trovate a Tromello

Antonio Monteleone: "Test Obbligatori per i Donatori di Sangue in Provincia di Pavia". Virologo: "Proteggersi dalle Punture di Zanzara è Cruciale, Soprattutto per gli Anziani"

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Nelle trappole di monitoraggio trovate zanzare infette. Test obbligatori per i donatori di sangue

È successo nelle ultime ore a Tromello, nell'ambito del monitoraggio condotto da Regione e istituto di zooprofilassi. A Tromello ci sono trappole del sistema di monitoraggio regionale, altre sono a Sant’Angelo Lomellina, Broni e nel Pavese. Scatta così l'allerta in tutta la provincia di Pavia. A partire dal centro nazionale del sangue, l’organo di controllo delle donazioni. «È importante proteggersi dalle punture delle zanzare, soprattutto gli anziani» spiega il virologo Fausto Baldanti.

La febbre West Nile (West Nile Fever) è una malattia provocata dal virus West Nile (West Nile Virus, Wnv), un virus della famiglia dei Flaviviridae isolato per la prima volta nel 1937 in Uganda, appunto nel distretto West Nile (da cui prende il nome). Il virus è diffuso in Africa, Asia occidentale, Europa, Australia e America.

I serbatoi del virus sono gli uccelli selvatici e le zanzare (più frequentemente del tipo Culex), le cui punture sono il principale mezzo di trasmissione all’uomo. Altri mezzi di infezione documentati, anche se molto più rari, sono trapianti di organi, trasfusioni di sangue e la trasmissione madre-feto in gravidanza. La febbre West Nile non si trasmette da persona a persona tramite il contatto con le persone infette. Il virus infetta anche altri mammiferi, soprattutto equini, ma in alcuni casi anche cani, gatti, conigli e altri.


Incubazione e sintomi
Il periodo di incubazione dal momento della puntura della zanzara infetta varia fra 2 e 14 giorni, ma può essere anche di 21 giorni nei soggetti con deficit a carico del sistema immunitario.

La maggior parte delle persone infette non mostra alcun sintomo. Fra i casi sintomatici, circa il 20% presenta sintomi leggeri: febbre, mal di testa, nausea, vomito, linfonodi ingrossati, sfoghi cutanei. Questi sintomi possono durare pochi giorni, in rari casi qualche settimana, e possono variare molto a seconda dell’età della persona. Nei bambini è più frequente una febbre leggera, nei giovani la sintomatologia è caratterizzata da febbre mediamente alta, arrossamento degli occhi, mal di testa e dolori muscolari. Negli anziani e nelle persone debilitate, invece, la sintomatologia può essere più grave.

I sintomi più gravi si presentano in media in meno dell’1% delle persone infette (1 persona su 150), e comprendono febbre alta, forti mal di testa, debolezza muscolare, disorientamento, tremori, disturbi alla vista, torpore, convulsioni, fino alla paralisi e al coma. Alcuni effetti neurologici possono essere permanenti. Nei casi più gravi (circa 1 su mille) il virus può causare un’encefalite letale.

 

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Diagnosi
La diagnosi viene prevalentemente effettuata attraverso test di laboratorio (Elisa o Immunofluorescenza) effettuati su siero e, dove indicato, su fluido cerebrospinale, per la ricerca di anticorpi del tipo IgM. Questi anticorpi possono persistere per periodi anche molto lunghi nei soggetti malati (fino a un anno), pertanto la positività a questi test può indicare anche un’infezione pregressa. I campioni raccolti entro 8 giorni dall’insorgenza dei sintomi potrebbero risultare negativi, pertanto è consigliabile ripetere a distanza di tempo il test di laboratorio prima di escludere la malattia. In alternativa la diagnosi può anche essere effettuata attraverso Pcr o coltura virale su campioni di siero e fluido cerebrospinale.

Prevenzione
Non esiste un vaccino per la febbre West Nile. Attualmente sono allo studio dei vaccini, ma per il momento la prevenzione consiste soprattutto nel ridurre l’esposizione alle punture di zanzare.
Pertanto è consigliabile proteggersi dalle punture ed evitare che le zanzare possano riprodursi facilmente:
• usando repellenti e indossando pantaloni lunghi e camicie a maniche lunghe quando si è all’aperto, soprattutto all’alba e al tramonto
• usando delle zanzariere alle finestre
• svuotando di frequente i vasi di fiori o altri contenitori (per esempio i secchi) con acqua stagnante
• cambiando spesso l’acqua nelle ciotole per gli animali
• tenendo le piscinette per i bambini in posizione verticale quando non sono usate.

Terapia e trattamento
Non esiste una terapia specifica per la febbre West Nile. Nella maggior parte dei casi, i sintomi scompaiono da soli dopo qualche giorno o possono protrarsi per qualche settimana. Nei casi più gravi è invece necessario il ricovero in ospedale, dove i trattamenti somministrati comprendono fluidi intravenosi e respirazione assistita.

Il San Matteo è pronto, come sempre, nel caso di un aumento di casi gravi che portino anche a ricoveri lo sostiene il virologo del Policlinico, il Professore Fausto Baldanti.
In ogni caso quest’anno finora non ci sono stati molti casi nella nostra zona, anche da fuori provincia abbiamo trattato pochi casi. La diffusione è avvenuta in altre zone. Al netto di questo, è importante l’attività di prevenzione e controllo che è in corso.
Come i controlli sulle zanzare, che hanno rilevato le prime positività a Tromello. Ma anche quelli sugli uccelli, che sono un altro veicolo, e sui cavalli, che possono essere infettati. L’importante per le persone è proteggersi dalle punture delle zanzare.

 

 

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Antonio Monteleone

Infermiere in Libera Professione, Assistenza Domiciliare Infermieristica.
Cellulare Lavoro: 3517365176
Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

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