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Essere Artigiano vuol dire mettere a frutto passione, lavoro e creatività di Ezio Tiraboschi

Gli artigiani, spina dorsale dell'economia italiana, uniscono tradizione, creatività e innovazione per offrire servizi e prodotti indispensabili nella vita quotidiana.

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Gli artigiani sono un milione e mezzo in Italia, circa 15.000 in provincia di Pavia.
Determinanti per il prodotto interno lordo, assieme a commercianti e autonomi professionisti rappresentano, in gran parte la spina dorsale dell’economia nazionale.
Anche se poco valorizzati e spesso trascurati dalla politica e dai canali di informazione, sono un pezzo importante della società, della vita delle famiglie, un patrimonio nazionale di esperienza e di conoscenze.
Sono quasi sempre piccolissime imprese spesso a carattere familiare che attraverso il lavoro, l’ingegno, la creatività, la flessibilità, la capacità di innovare e l’assunzione del rischio economico personale, favoriscono sviluppo e crescita della collettività.
Immaginate una comunità che non abbia a disposizione una capillare rete di prodotti e di servizi offerti dagli artigiani.
Sono centinaia le categorie dell’artigianato, di produzione e di servizi.
Trascriverne un elenco dettagliato è impresa titanica, inutile e noiosa, anche perché ogni giorno ne nascono di nuove e altre, tradizionali, purtroppo quasi scompaiono.
Una legge quadro apposita ne stabilisce limiti dimensionali e caratteristiche, ma credo sia più interessante fare degli esempi dell’incidenza che ha l’artigianato nella vita quotidiana di tutti noi.
Vi guardate la mattina allo specchio e pensate: oggi devo andare dal parrucchiere.
Chi vi accoglierà in negozio sarà un artigiano/a che ha frequentato corsi specifici, ha ottenuto un
attestato regionale dopo anni di apprendistato, ha investito nella sua arte e continua ad aggiornarsi per darvi un servizio sempre professionale e puntuale.
E questo vale naturalmente anche per i centri estetici artigianali.
Non vi fidate a mettere in lavatrice quella giacca che vi è costata un botto.
La lavanderia all’angolo gestita da una artigiana professionista tratterà il vostro capo di abbigliamento nel modo corretto e ve lo restituirà come nuovo.

Ha impiegato anni per arricchire la propria esperienza, ha investito in macchinari moderni e usa i migliori prodotti sul mercato.
State passeggiando in città e la voglia di un bel cono gelato prende il sopravvento.
La gelateria artigianale da asporto che trovate a pochi passi vi consegnerà una prelibatezza preparata con arte, con passione, con prodotti di alta qualità, di sicuro più gustosa del prodotto
industriale.

In quella gelateria lavora la spesso la seconda o la terza generazione di artigiani gelatieri.
Non volete un cono gelato ma preferite un trancio di pizza?
Pizzerie artigianali da asporto vi serviranno prodotti appena sfornati, non precotti, lavorati all’alba ed esposti in teglie fumanti in ogni ora del giorno.
E che dire di panetterie e pasticcieri artigiani che si alzano in piena notte per proporvi prodotti freschissimi, di altissima qualità e tradizione, una vera arte da assaporare con gratitudine.
Un tubo che perde, l’impianto elettrico che salta, l’antenna che non prende Canale 5, la caldaia si è fermata in un giorno di gelo.

Chi chiamate in soccorso se non un artigiano, un idraulico, un elettricista, un antennista, un manutentore di impianti di riscaldamento?
Tutte professioni artigianali che non possono essere svolte da chiunque. Vi sono leggi apposite che ne stabiliscono requisiti e qualità del servizio atti a garantire la sicurezza e l’efficienza dell’intervento.
Quanti altri riparatori artigiani entrano spesso nel nostro quotidiano?
Da quelli tradizionali, ad esempio sartorie, calzolai, orologiai, restauratori che fortunatamente ancora esistono, a quelli del “digitale”, che danno una seconda possibilità di funzionare a computer, stampanti, cellulari, tablet, ecc.
Non posso dimenticare il settore degli artigiani autoriparatori.
L’evoluzione rapidissima dell’elettronica nei veicoli ha trasformato in pochi anni la categoria in una vera e propria “agenzia” di conoscenze specifiche, ormai la tua autovettura viene trattata come fosse un malato in sala rianimazione. Attrezzature computerizzate hanno in pratica sostituito i vecchi arnesi con i quali si lavorava. Investimenti e aggiornamenti continui noi utenti non li vediamo direttamente ma hanno reso la “meccatronica” una delle attività più innovative e affidabili.

Chi ho trascurato? Di certo non si possono dimenticare falegnami, corniciai, tappezzieri, edili, fabbri, carpentieri, imbianchini, giardinieri, dog sitter e toilettatori.
Anche i tatuatori sono artigiani, con specifici requisiti riconosciuti dalla Regione.
Pure taxisti e autotrasportatori.
Moltissimi corrieri che vi suonano al campanello mentre vi apprestate alla pennichella pomeridiana per consegnarvi il pacco prenotato il giorno prima, sono artigiani.
E poi officine meccaniche di precisione e di semilavorati.
Anche gli odontotecnici sono artigiani e anch’essi vivono di esperienza e di aggiornamento costante per assicurare ai medici dentisti soluzioni sempre innovative.
E come non ricordare tipografie, laboratori grafici, fotografi, ecc.
Tutte categorie artigiane che mettono a disposizione della comunità prodotti e servizi indispensabili.
Ho lasciato alla fine l’artigianato artistico, nel quale troppo spesso viene ancora oggi riconducibile e limitato il settore che come dimostrato è un qualcosa di molto più esteso e complesso e rivolto al futuro.
Veri e propri artisti, che vivono sovrapponendo la loro attività imprenditoriale con l’arte vera e propria che dimostrano di avere nel produrre i loro manufatti.
Ceramisti, ebanisti intarsiatori, orafi, vasai, forbiciai, ecc.
Sono eccellenze che spesso identificano un territorio e che conservano e trasmettono tradizioni e cultura tramandate per generazioni e a volte anche per secoli.

Fare l’artigiano oggi, sporcandosi magari anche le mani, deve essere un orgoglio, è un modo di essere, di voler far parte della società mettendo in gioco se stessi, la propria famiglia, dando lavoro e quindi reddito ai propri dipendenti, mettendo a frutto il proprio lavoro, la propria capacità, la propria passione, la propria voglia di indipendenza e autonomia.

EZIO TIRABOSCHI