Dalla Tradizione alla Modernità: Simonetta Ravizza e la Rivoluzione della Pellicceria
Dall'eredità del pret-à-porter di pellicce di Giuliano Ravizza all'innovazione stilistica e sostenibile di Simonetta Ravizza: una storia di evoluzione artigianale e creatività senza tempo.
Nello showroom della stilista sono esposte foto di Alain Delon, Sophia Loren e Catherine Deneuve durante gli anni d'oro di Annabella Pavia. La designer afferma: «Mio padre ha inventato il pret-à-porter della pelliccia, e io sono orgogliosa di aver dato una svolta mantenendo viva una grande tradizione artigianale». Alain Delon in smoking abbraccia Monica Bellucci, Naomi, Sophia Loren immortalata a Ginevra da Gian Paolo Barbieri, le spalle nude incorniciate da uno scollo smerlato in visone black glama. Catherine Deneuve, la più esigente, volle indossare la stola al contrario, aperta sulla schiena. Gli anni d’oro della moda e in particolare della gloriosa Pellicceria Annabella decorano le pareti dello showroom sui Navigli di Simonetta Ravizza, dove sta completando la collezione primavera-estate 2025, ispirata a "La mia Africa" (cotoni grezzi e sete con tocchi maculati). Presto incontrerà un buyer di una grande catena americana.
«Papà è stato un grande innovatore; negli anni '70 ha creato il pret-à-porter della pelliccia, prima di allora un capo esclusivo e su misura. Ha deciso di includerla nei suoi 10 negozi di abbigliamento, riscuotendo tanto successo da puntare tutto su Annabella Pavia, creando un brand per cui ha ottenuto l'approvazione di Angelo Rizzoli, allora editore della rivista omonima». Simonetta Ravizza ricorda con affetto il padre Giuliano, appassionato di Sophia e Alain Delon, che divenne ospite fisso — oggi diremmo "ambassador" — alle sfilate, e persino modello sulla scalinata di Piazza di Spagna accanto ad Afef con il primo best seller di Simonetta, un giubbino di jeans imbottito di pelliccia. Racconta anche di quando, dopo Miss Italia, l'attore rimase per un weekend nella loro casa di famiglia sul Ticino, estendendo poi il soggiorno a una settimana.
»«A metà degli anni '80 convinsi mio padre a lasciarmi lanciare la mia linea, Simonetta Ravizza by Annabella: 30 modelli di mantelli e cappotti di lusso. Ma il marchio by Annabella mi stava stretto e sentivo che il mondo stava cambiando, emergendo nuove sensibilità. Con il brand Simonetta Ravizza ha creato un universo di abbigliamento e accessori basato sulla ricerca di nuovi materiali: sete, cashmere, lane merino e nuove pellicce provenienti da allevamenti certificati e dalla catena alimentare.
Stilista e imprenditrice, Ravizza ha trovato successo con il negozio in via Montenapoleone e presentazioni al Four Seasons, comprendendo l'importanza di distribuire nei multi-brand. La sua collezione e la borsa "Fourissima", ispirata al sacchetto della spesa e divenuta una it bag, sono ora vendute nei migliori store, da Bergdorf Goodman a Mosca e Pechino, dove sono stati ordinati capi per l'autunno inverno. Tra questi, una tuta di cashmere, una giacca lavoro shearling in merino scamosciato leggero con collo alla coreana, un giubbotto in montone chiazzato con cappuccio e un gilet lungo in mongolia color tortora su maglia reversibile. Ogni stagione include dettagli e nuovi colori come lavanda e borgogna per i montoni reversibili hippie chic, che si abbinano a gonne lunghe in pelle e bomber in capra cashmere.
Di cosa va più fiera? «Di aver dato una svolta significativa a una grande tradizione artigianale che rischiava di perdersi, trasformando il brand in un total look, sempre in linea con le esigenze e i gusti delle donne».
Fonte articolo: Corriere della Sera