Convivium di Golferenzo: il gusto della tradizione nelle corti del borgo
Una serata tra vini locali, piatti tipici e atmosfera unica nel cuore dell’Oltrepò Pavese, dove storia e sapori si incontrano al calar del sole.
Golferenzo si trasforma: il Convivium accende le corti del borgo
Nato con l'intento di valorizzare le eccellenze gastronomiche dell’Oltrepò Pavese, il Convivium di Golferenzo è oggi uno degli eventi enogastronomici più attesi dell’estate. Ogni anno, migliaia di persone si danno appuntamento in questo piccolo e suggestivo paese collinare, dove le antiche corti si animano e diventano ristoranti a cielo aperto.
L’edizione di quest’anno si terrà lunedì sera, al tramonto, quando la luce dorata farà da sfondo a un percorso tra sapori autentici e accoglienza rurale. «Il Convivium è nato nel 2011 – racconta Monia Scabini, presidente dell’associazione Saxbere – due anni dopo la fondazione della nostra realtà associativa, che ha preso vita nel 2009 con l'obiettivo di far conoscere Golferenzo attraverso iniziative legate alla cultura e al territorio».
La manifestazione è cresciuta nel tempo, affiancando il primo evento creato dall’associazione, il Saxbere, dedicato ai produttori vinicoli locali. Il Convivium, invece, coinvolge i ristoratori del territorio, che propongono piatti della tradizione abbinati ai vini dell’Oltrepò.
Quest’anno saranno ben 14 i ristoranti partecipanti, pronti a servire migliaia di porzioni in una serata che si preannuncia da record. «La partecipazione è in continua crescita – prosegue Scabini – e questo richiede sempre più organizzazione e dedizione. Ma vedere il borgo così vivo ci ripaga di ogni sforzo. Basti pensare che il centro storico conta solo sette abitanti, e tutto il paese arriva a 150: accogliere migliaia di visitatori è una sfida, ma anche un orgoglio».
Un piccolo gruppo di volontari anima l'associazione Saxbere: «Siamo una decina, come all’inizio – spiega Scabini – con età che vanno dai venti ai sessant’anni e oltre. Alcuni sono andati via, altri si sono uniti. È bello vedere nuove generazioni coinvolte, entusiaste di continuare a valorizzare il nostro borgo».
Al centro della manifestazione ci sono i sapori locali: vini e piatti che raccontano l’Oltrepò, senza rinunciare a un tocco di creatività. «I classici della tradizione, come i ravioli e la battuta, restano una certezza – conclude Scabini – ma c’è anche chi sperimenta con proposte più moderne, purché mantengano un legame con la nostra terra. Questo spirito di innovazione nel rispetto della tradizione è il cuore del Convivium, e vedere quanto impegno mettono i ristoratori è motivo di grande soddisfazione».
L’entusiasmo è tanto, e il pensiero va già all’edizione successiva. Perché ogni anno il Convivium si rinnova, si migliora, e racconta ancora una volta l’anima autentica di Golferenzo.
M.F.F
M.D.