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Come eseguire una medicazione semplice in sicurezza di Antonio Monteleone

Guida pratica ai passaggi essenziali per una medicazione semplice: rimozione, disinfezione e applicazione della nuova medicazione

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Medicazione semplice: come eseguirla
Capita nell’arco della vita di dover eseguire una medicazione semplice. La medicazione semplice, chiamata anche a piatto, richiede sostanzialmente 3 passaggi: eliminazione del cerotto precedente, disinfezione e riposizionamento del nuovo cerotto.
Sempre più persone devono sottoporsi a medicazioni semplici, in special modo coloro che devono favorire la riparazione tissutale e la guarigione delle lesioni.
La ferita deve essere trattata con l’utilizzo di disinfettanti, cicatrizzanti e materiali sterili (come garze e bende ideali per isolare la lesione dall’ambiente esterno e proteggerla da eventuali infezioni).
Quella che noi chiamiamo medicazione semplice è molto facile da realizzare e si utilizza, generalmente, in presenza di lesioni da pressione (di primo e di secondo grado), lesioni cutanee superficiali (abrasioni o escoriazioni), flebiti venose, micosi, eritemi e ferite chirurgiche.

Vediamo nel dettaglio i tre principali step:

Rimozione della medicazione
La rimozione della medicazione precedente richiede un’attenta ed accurata preparazione. Innanzitutto un’approfondita pulizia delle mani ed utilizzo di guanti sterili. È fondamentale
rispettare una buona igiene al fine di garantire alla ferita incolumità da infezioni.
Una volta pronti si può procedere con l’ispezione della ferita ed osservare se sotto il cerotto ci sono delle vesciche o sangue. In assenza di questi ultimi si può procedere alla rimozione del cerotto medicato. Fate attenzione a prendere con delicatezze un lembo del cerotto (non sollevatelo mai verso l’altro) e fatelo scivolare lentamente facendo attenzione a mantenere con la mano libera la pelle (in questo modo non subirà alcun tipo di trauma).
Una volta tolto il cerotto buttatelo in un apposito contenitore.

Disinfezione
Una volta eliminato il cerotto è possibile procedere con la disinfezione. Il disinfettante non deve bruciare e soprattutto deve essere ben tollerato dalla pelle (in caso di sospetta allergia è buona norma consultare il proprio medico). Imbevete una garza o un batuffolo sterile di ovatta di disinfettante e tamponate la ferita. Fate in modo che il disinfettate ricopra tutta la ferita ed evitate di premere troppo. Ripassate nuovamente il disinfettante sulla ferita e nel caso in cui notiate rossori e gonfiori richiedete un’ulteriore valutazione del chirurgo. Se necessario, per questa operazione, potete aiutarvi con dei ferri chirurgici.
Prima del posizionamento della nuova medicazione, se prescritto, applicate una pomata topica da coprire eventualmente con una retina sterile.

Posizionamento della nuova medicazione
Questa è la fase più delicata di una medicazione semplice, in quanto richiede molta attenzione. Per le medicazioni sono da evitare i materiali plastici che non permettono alla ferita “di respirare” e favoriscono un ambiente umido. In caso di vesciche e ferite da strappo è buona norma utilizzare medicazioni con idrocolloidi, da cambiare con più o meno frequenza a seconda di quanto
secerne la vescica.

Ricordatevi che la medicazione deve adeguarsi alla forma della ferita, quindi, se necessario si devono apportare tagli al cerotto.
Una medicazione semplice ha alcuni obiettivi:

  • Non apportare microrganismi nella ferita
  • Non causare dolore
  • Mantenere asciutto l’ambiente e scongiurare la crescita di batteri
  • Proteggere dal contatto con gli indumenti
  • Creare un ambiente favorevole alla guarigione (asciutto e mai troppo umido)

La frequenza di cambio di una medicazione è consigliata dal chirurgo o da un infermiere di riferimento. Una volta terminata tutta l’operazione fate attenzione a smaltire in modo adeguato il materiale utilizzato. Levatevi i guanti e lavatevi accuratamente le mani. Il paziente non deve mai rimuovere la medicazione da sé, scoprire la ferita e toccarla. Tali comportamenti scorretti potrebbero, difatti, inficiare il processo di guarigione favorendo la comparsa di complicanze (infezioni).
La lesione deve essere trattata solo e unicamente da personale formato ogni 3-4 giorni (salvo necessità particolari) fino a completa guarigione. In caso di bisogno è buona norma rivolgersi sempre al chirurgo o al proprio medico.

Per eseguire al meglio una medicazione semplice si rendono necessari:

  • Guanti sterili
  • Bacinella reniforme per gli strumenti
  • Bende, cerotti premeditati, retine e garze sterili
  • Disinfettante (attenzione alle possibili allergie del paziente)
  • Siringa da 10 ml
  •  Ferri chirurgici
  •  Materiali specifici per le lesioni da decubito
  •  Prodotti topici prescritti dal proprio medico

La frequenza del cambio della medicazione è quella consigliata dal proprio chirurgo o infermiere di riferimento, ma a questa si aggiungono i cambi extra quando la ferita è sporca.
La rimozione dei punti di sutura è variabile a seconda della sede, di solito si rimuovono al massimo dopo 14 giorni; inoltre a seconda della sede ;intervento potrebbe essere necessario
l'utilizzo di un dispositivo medico come una panciera o una mutanda elastica contenitiva
per un ulteriore periodo.
La ferita chirurgica che alla rimozione dei punti non presenta una deiscenza o altre anomalie è da definirsi guarita e non necessita di ulteriori medicazioni.

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Nei centri StandUp di Pavia e Broni, puoi trovare il servizio infermieristico dedicato, in orari
e giorni prestabiliti, su prenotazione telefonica ai seguenti numeri

Broni 3486026675 
Pavia 3383171595

Antonio Monteleone
Infermiere Libero professionista
Esperto in ferite semplici
E Vulnologia