VIGEVANO
Dopo 23 anni di attività, una storica boutique del centro chiude i battenti, e il video della titolare che annuncia il suo momentaneo addio al commercio con profonda commozione diventa virale. Daniela Barbaglia, proprietaria del negozio Dress in via Cairoli 23, ha annunciato a inizio agosto sui social la sua decisione di terminare l'attività.
«Oggi non vi presento nuovi prodotti – afferma l’imprenditrice vigevanese nel breve video –. Devo comunicarvi una decisione difficile. Dopo 23 anni di attività, Dress chiude: è stato un viaggio straordinario, reso possibile grazie a voi, alla vostra fedeltà, alla vostra amicizia e al vostro supporto. Vi ringrazio di cuore per essere stati al mio fianco in questi 23 anni: ho avuto il privilegio di incontrare persone meravigliose».
Con le lacrime agli occhi, la titolare ha svelato ai suoi clienti che nei primi giorni di settembre un altro storico negozio di Vigevano (specializzato in abbigliamento femminile) abbasserà definitivamente la saracinesca, lasciando via Cairoli (già nota per la breve durata delle sue attività commerciali) con due nuove vetrine spente.
«Questo è un segnale del disagio che affligge il commercio cittadino, soprattutto nel centro storico – commenta Renato Scarano, presidente di Ascom –. È necessario riflettere seriamente prima che questa desertificazione diventi irreversibile».
Scarano sottolinea diversi fattori che contribuiscono a questa situazione di difficoltà per i negozi tradizionali: la concorrenza del commercio online, preferito da chi vuole ricevere i prodotti direttamente a casa, e la tendenza a fare acquisti nei centri commerciali periferici. «Chi viene a fare shopping in centro rischia di prendere una multa, sempre che riesca a trovare un parcheggio – conclude Scarano –. Fuori città, invece, ci sono ampi parcheggi gratuiti. Inoltre, chi si trova in piazza Ducale non ha un motivo per spostarsi in via Cairoli a curiosare tra le vetrine».
L’unico settore che continua a prosperare, anche in questa strada, soprattutto nel tratto finale, è quello della ristorazione, con ristoranti e bar che, almeno durante il fine settimana, sono molto frequentati. Tuttavia, via Cairoli non è immune alla chiusura di negozi, con alcune vetrine che rimangono spente da decenni.