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Casei Gerola: Smantellato un «market» della droga con turni da ufficio e un incasso mensile di 200 mila euro

Un flusso sospetto di auto in una strada di campagna porta alla scoperta di una centrale di spaccio in un ex zuccherificio. Arrestati tre pusher, otto latitanti e dieci rinviati a giudizio.

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La continua presenza di veicoli su una strada sterrata, che portava solo a un vecchio zuccherificio abbandonato, aveva insospettito da tempo gli abitanti e il sindaco di Casei Gerola, Leonardo Tartara. Questa situazione ha spinto i carabinieri a condurre un'indagine che ha portato all'operazione «Drug market», smascherando una rete organizzata di spacciatori.

Sono ventuno le persone coinvolte: tre sono state arrestate, otto risultano latitanti e dieci sono stati rinviati a giudizio. La struttura abbandonata, situata vicino al casello dell'autostrada A7 Milano-Genova, era divenuta un centro di spaccio per cocaina ed eroina.

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L'inchiesta ha rivelato un'organizzazione ben strutturata, con quattro diverse squadre di spacciatori, prevalentemente nordafricani e un albanese, che operavano in turni prestabiliti dalle 9 alle 18. Nonostante la maggior parte dei clienti e degli spacciatori provenissero dall'hinterland milanese, durante le ore di lavoro si trovavano a Casei Gerola. Il traffico di droga generava un guadagno mensile stimato di circa 200 mila euro, con una quantità di droga smistata di almeno 10 chili al mese.

Le indagini dei carabinieri di Voghera hanno raccolto prove schiaccianti contro i sospettati, portando all'emissione di ordinanze di custodia cautelare per undici di loro. Tre sono già stati arrestati, mentre gli altri otto sono attualmente latitanti ma attivamente ricercati.

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foto fabbricato di: Roberto Carbone