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Aurora Scalora: Pavia deve cambiare!

Il teatro Fraschini deve tornare ad essere il punto nevralgico della cultura pavese, diventando anche un centro culturale internazionale. Le vecchie realtà hanno gestito la cultura privilegiando la territorialità e cercando d’intercettare le preferenze dei pavesi, dimenticando che Pavia è una città di scienza e di cultura che ha accolto personaggi come Petrarca, Foscolo, Volta, Golgi e tanti altri dello stesso calibro.

 

Ho scelto di appoggiare e collaborare con il progetto di Spendiamo a Pavia e Matteo Filippi perchè porta nuove idee e coraggio di attuare cambiamenti in una mentalità ormai stantia.

 

Abbiamo bisogno di un cambiamento giusto, magari lento, ma drastico; ed i soliti noti ormai non possono cambiare nulla. i Tempi e i valori sono cambiati, siamo obbligati a stare al passo coi tempi valorizzando la nostra Città' una meraviglia ed orgoglio del nostro paese.

 

Tuttora l’Università di Pavia ogni anno forma e manda nel mondo “cervelli” che danno lustro alla città e che sarebbe auspicabile poter trattenere sul nostro territorio, se fosse competitivo.

Fino a questo momento mi sono data da fare all’interno della società pavese sempre cercando di valorizzare il teatro.

 

Con il cambio dello statuto che ha inglobato anche il Politeama e con una maggiore influenza della Banca del Monte di Lombardia, l’associazione che avevo fatto nascere, ha cambiato nome ed è diventata da “Amici” a Sostenitori della Fondazione teatro Fraschini e Politeama.

 

Il teatro Fraschini ha continuato ad offrire agli abbonati un diritto di prelazione, mentre a me piacerebbe che ci fosse una maggiore apertura con magari tariffe promozionali per le famiglie in modo da far scoprire il teatro a un maggior numero di persone e anche a chi vuole cogliere l’occasione per trascorrere una serata diversa. Da un punto di vista economico i tempi sono difficili e la prima voce che nei bilanci familiari viene tagliata sono le spese per la cultura, perché come diceva una persona molto nota “con la cultura non si mangia”. Ma la cultura è ossigeno e nutre lo spirito.

 

Ho deciso anche  di impegnarmi in politica perché ho a cuore la res pubblica e spero di poter portare in Consiglio Comunale questi miei impegni a favore di tutti coloro che hanno qualche filo bianco tra i capelli e che magari passano davanti al Fraschini sognando il giorno in cui potranno entrarvi e sedersi in platea con tutta la famiglia ad ammirare lo spettacolo sul palco e quel gioiellino settecentesco che è il nostro teatro.

Ho scelto Azione-Calenda che sostiene il candidato sindaco Michele Lissia perché il programma presentato collimavano con le mie idee e le proposte che vorrei portare per Pavia.