Gli attivisti della Lav Oltrepo Pavese hanno salvato un alveare di api che era stato "murato" vivo all'interno di una parete a Ruino. I volontari della Lega Antivivisezione sono intervenuti presso una residenza per disabili gestita dalla Broni Stradella Pubblica, dove un alveare era stato sigillato con schiuma espansa, nel tentativo di distruggerlo, provocando la morte di numerose api. Da alcuni mesi, lo sciame aveva occupato una cavità in un muro esterno della struttura: con l'arrivo delle alte temperature, alcune api avevano iniziato a entrare occasionalmente dalle finestre, attirando l'attenzione del personale. Una volta individuata la posizione dell'alveare, erano stati coinvolti i vigili del fuoco e alcuni apicoltori. Tuttavia, prima che si potesse procedere a qualsiasi intervento, ignoti hanno applicato schiuma poliuretanica espansa lungo tutto il bordo della parete e all'interno della fessura da cui le api accedevano all'alveare. Alla vista delle api morte sul terreno, i dipendenti hanno contattato immediatamente la Lav per segnalare il caso.

Gli attivisti hanno quindi rimosso la schiuma per creare un'apertura che permettesse alle api sopravvissute di entrare e uscire liberamente. La direzione della struttura sanitaria, informata dei fatti, ha collaborato attivamente per trovare una soluzione che garantisse sia la sicurezza degli ospiti sia la protezione delle api. In collaborazione con "l'Apiario del Benessere Oltrepo", è stato organizzato per la serata un intervento di recupero dell'alveare. L'apicoltore, insieme ai volontari, ha riposizionato l’alveare in un'arnia per facilitare il trasferimento delle api sopravvissute in un ambiente più sicuro, assicurando la continuità dello sciame. «È stato un gesto estremamente grave e irresponsabile – sottolinea la Lav – contro insetti del tutto innocui se non disturbati, che svolgono una funzione essenziale per l'ecosistema e per questo sono protetti dalle leggi nazionali e comunitarie».