Ada Negri e la sua Pavia
Le sue poesie, cariche di intensità emotiva e di impegno sociale, continuano a ispirare lettori e studiosi.
Amo la libertà dè tuoi romiti
vicoli e delle tue piazze deserte,
rossa Pavia, città della mia pace.
Le fontanelle cantano ai crocicchi
con chioccolìo sommesso: alte le torri
sbarran gli sfondi, e, se pesante ho il cuore,
me l’avventano su verso le nubi.
Guizzan, svelti, i tuoi vicoli, e s’intrecciano
a labirinto; ed ai muretti pendono
glicini e madreselve; e vi s’affacciano
alberi di gran fronda, dai giardini
nascosti. Viene da quel verde un fresco
pispigliare d’uccelli, una fragranza
di fiori e frutti, un senso di rifugio
inviolato, ove la vita ignara
sia di pianto e di morte. Assai più belli
i bei giardini, se nascosti: tutto
mi pare più bello, se lo vedo in sogno.
E a me basta passar lungo i muretti
caldi di sole; e perdermi nè tuoi
vicoli che serpeggian come bisce
fra verzure d’occulti orti da fiaba,
rossa Pavia, città della mia pace.
Ada Negri, nata il 3 febbraio 1870 a Lodi e morta l'11 gennaio 1945 a Milano, è una delle figure più significative della letteratura italiana del XX secolo. Sebbene la sua vita sia stata strettamente legata a Milano e Lodi, Ada Negri ebbe anche un forte legame con Pavia, dove trascorse un periodo importante della sua carriera e della sua esistenza.
Il Legame con Pavia
Ada Negri arrivò a Pavia nel 1892, dopo aver pubblicato la sua prima raccolta di poesie, "Fatalità". A Pavia, lavorò come insegnante presso la Scuola Normale Femminile, dove riuscì a conciliare l'attività didattica con la sua crescente passione per la scrittura. Durante questo periodo, la città di Pavia, con la sua ricca storia e le sue tradizioni accademiche, offrì a Negri un ambiente stimolante e ispiratore.
Influenze Paviane nella sua Opera
L'influenza di Pavia è evidente in alcune delle sue opere, dove la città è descritta non solo nei suoi aspetti fisici ma anche come luogo di riflessione e crescita personale. Le vie storiche, i monumenti, e l'atmosfera intellettuale di Pavia fornirono a Negri uno sfondo ideale per sviluppare la sua poetica e per esplorare temi come l'ingiustizia sociale, la condizione delle donne e le sfide dell'esistenza umana.
Vita Accademica e Letteraria
Durante il suo soggiorno pavese, Ada Negri consolidò la sua reputazione letteraria, entrando in contatto con intellettuali e artisti dell'epoca. La sua casa a Pavia divenne un punto di incontro per discussioni letterarie e politiche, dove Negri poté confrontarsi e scambiare idee con altre menti brillanti. Questo periodo fu cruciale per il suo sviluppo sia personale che professionale, segnando una fase di grande produttività e creatività.
Riconoscimenti e Impatto
Negli anni successivi, Ada Negri ricevette numerosi riconoscimenti per la sua opera, tra cui l'ammissione all'Accademia d'Italia nel 1940, un onore che confermò la sua importanza nella cultura italiana. Nonostante abbia lasciato Pavia, il legame con la città rimase forte, testimoniato anche da numerose commemorazioni e eventi a lei dedicati.
Eredità Pavese
Oggi, il ricordo di Ada Negri a Pavia è mantenuto vivo attraverso iniziative culturali, conferenze e pubblicazioni che ne celebrano l'opera e l'influenza. La sua esperienza pavese è considerata un periodo chiave per comprendere appieno la sua evoluzione come poetessa e scrittrice. Le sue poesie, cariche di intensità emotiva e di impegno sociale, continuano a ispirare lettori e studiosi, mentre Pavia rimane un luogo simbolico del suo percorso artistico e umano.
Ada Negri rappresenta una figura centrale della letteratura italiana, e il suo legame con Pavia costituisce un capitolo fondamentale della sua biografia. La città lombarda, con la sua ricca tradizione culturale e accademica, fu il palcoscenico di un periodo di grande crescita e realizzazione per la poetessa, lasciando un'impronta indelebile nella sua vita e nelle sue opere.
Articolo Di Matteo Filippi