Pavia in Acquerello: Il Tour dei Luoghi più Suggestivi da Dipingere
Scopri i migliori scorci di Pavia per dipingere all’aperto tra ponti, piazze e angoli di natura
C’è un modo speciale per conoscere Pavia, più lento e profondo della fotografia, più intimo di una semplice passeggiata: disegnarla. Armati di taccuino, acquerelli e una sedia pieghevole, vi invito a scoprire la città attraverso gli occhi dell’artista. Non serve essere pittori professionisti: basta lasciarsi ispirare. E Pavia, in questo, non delude mai.
1. Ponte Coperto: l’arco che accoglie
Iniziamo il nostro tour da uno dei simboli cittadini: il Ponte Coperto. Sedetevi sulle rive del Ticino, meglio se al mattino presto o al tramonto, quando le ombre si allungano e il rosso dei mattoni si riflette sull’acqua. L’alternanza di luci e riflessi è perfetta per chi ama sperimentare trasparenze e giochi cromatici con l’acquerello. Una tazza di caffè dal vicino bar e si parte.
2. Piazza della Vittoria: geometrie e vita urbana
La Piazza della Vittoria, cuore pulsante del centro, offre scorci inaspettati. Le geometrie regolari dei portici si alternano ai passanti, alle biciclette appoggiate ai muri, ai tavolini dei bar sempre animati. È il luogo ideale per catturare la vita quotidiana pavese, con schizzi veloci e colori leggeri. Se vi piace disegnare l’umanità in movimento, qui troverete ispirazione a ogni angolo.
3. Il Duomo e la Cupola del Novecento
Alzate lo sguardo: la Cupola del Duomo – una delle più grandi d’Italia – sfida il cielo con la sua maestosa eleganza. Da via Omodeo o via Paratici, potete trovare l’inquadratura perfetta per uno studio architettonico. I mattoni, le ombre decise e i dettagli rinascimentali sono una sfida intrigante per ogni artista.
4. Castello Visconteo e il suo parco
Spingendoci verso nord, entriamo nel parco del Castello Visconteo. Le mura merlate si stagliano tra gli alberi, che in autunno si tingono d’oro e ruggine. Qui potete posizionarvi comodamente all’ombra e dedicarvi a uno studio più meditativo. Il silenzio è spesso rotto solo dai passi dei runner o dai giochi dei bambini. Un luogo ideale per “fermare il tempo” su carta.
5. Lungo Ticino e Borgo Basso: poesia fluviale
Scendendo verso Borgo Basso, il quartiere che respira di fiume e di storia, il paesaggio si fa più intimo. Le case colorate che si affacciano sull’acqua, le barche ormeggiate, le canne al vento: ogni elemento qui è pittorico. I colori dell’acquerello esaltano le sfumature naturali e l’atmosfera sospesa che questo angolo di Pavia regala.
6. L’Orto Botanico: dettagli e natura
Infine, per chi ama disegnare la natura da vicino, l’Orto Botanico dell’Università è una tappa imprescindibile. Foglie, fiori, serre antiche e statue silenziose offrono mille dettagli da scoprire. Portate con voi una lente d’ingrandimento, magari anche una penna sottile per arricchire gli acquerelli con tratti precisi. Qui l’osservazione diventa contemplazione.
Conclusione: Pavia a colori, dentro e fuori
Disegnare en plein air a Pavia non è solo un esercizio artistico: è un atto d’amore verso la città. Significa prendersi il tempo di guardare davvero, di ascoltare i suoni, sentire gli odori, assorbire la luce. È un invito alla lentezza, alla presenza, alla meraviglia.
Che siate pittori esperti o semplici curiosi con un pennello in mano, Pavia vi aspetta. E vi garantisco: quando tornerete a casa, vi porterete dietro più di qualche acquerello. Vi porterete un pezzo di poesia.
M.D.