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Gianluca Cremonesi e il richiamo del mare

Gianluca Cremonesi e il richiamo del mare

Gianluca Cremonesi nasce a Crema (CR) nel 1972, fin da giovane si interessa al mondo dell’arte sotto diverse forme, le sue prime espressioni d’arte sono state attraverso il carboncino e la grafite, sperimentando anche lo Spray painting e l’acquerello per poi passare all’olio, la sua vera passione. La sua pittura viene notevolmente influenzata dall’amore per la natura e le tradizioni del Giappone, paese per il quale prova una vera passione che lo ha portato a realizzare un’intera serie di dipinti dedicati a questo splendido paese; negli ultimi anni il mare è entrato prepotentemente tra i suoi soggetti preferiti, prediligendo mari burrascosi con onde importanti e di forte impatto visivo. Le sue opere celebrano la bellezza della natura e in particolare del mare, sperando di porre l’attenzione sulla necessità di rispettare l’ambiente che ci circonda per preservarlo.

lo stupore della sabbia olio su tela 70x140cm 2019 gianluca cremonesi

"Lo stupore della sabbia"

Alcuni suoi quadri fanno parte di collezioni private in Italia, America, Giappone, Canada, Finlandia, Inghilterra, Irlanda, Sud Africa, Australia, Emirati Arabi ed Hong Kong.

Sedersi a guardare un’opera di Gianluca, una delle sue onde, equivale a mettersi da solo sul bagnasciuga e ammirare il mare dal vero. Non un mare placido fermo che naturalmente trasfonde serenità, ma un mare agitato, mosso, che pur quieta. Questo continuo movimento, pur nella sua complessità a volte ferocia, sicuramente prepotenza e potenza, rilassa, suscita un senso di libertà e serenità, è un modo per rilassarsi e farsi trasportare dal rumore delle onde in un mondo di pace e calma noncuranti del pericolo che un’onda può provocare, forse perché siamo spettatori, protetti dalla nostra lontananza che ci preserva dal pericolo.

2Respiro olio su tela 70x140 anno 2020

"Respiro"

È un mare in continuo mutamento il suo, fermato nell’istante in cui l’onda si abbatte sugli scogli o sulla riva dopo una corsa fatta su lunghe distanze. La sua Onda è ripresa nel momento ultimo, quando alzandosi dal pelo del mare, sembra prendere una forte rincorsa, raccogliere la massima forza per frangersi il più potentemente possibile… Come l’uomo raccoglie il fiato, inspira dal profondo per caricare al pieno i polmoni per poi espirare con un potente soffio. Un canto del cigno, un ultimo disperato sfoggio dell’energia che porta con sé, consapevole che quanto compie è l’atto ultimo della sua esistenza…

Guardando la superficie del mare puoi vedere le onde che salgono e scendono. Le puoi descrivere con aggettivi: alta o bassa, grande o piccola, più o meno vigorosa, più o meno bella. Puoi descrivere un’onda in termini di inizio e di fine, di nascita e di morte.
Ma perché l’onda, perché una simile attrazione per questo evento naturale ma fantastico: l’acqua, un liquido di per sé pacifico silenzioso calmo ma che, a causa di semplici variazioni naturali, maree, correnti, venti, viene perturbato inducendo in esso spettacolari rappresentazioni… Le onde…

3Se fossi un gabbiano II olio su tela 80x60cm anno 2019

"Se fossi un gabbiano"


Le onde del resto suscitano emozioni, il mare è emozione, simbolo di infinito, dello spazio incontaminato. Per gli antichi era il simbolo del fascino dell’ignoto da cui scaturiva il desiderio continuo di domarlo cavalcarlo e superarlo, alla ricerca dell’Oltre per conoscere la sua fine, cosa si celava al suo termine. È questa continua ricerca che ha permesso di conoscere nuove terre nuove genti nuove esperienze…. Ma il mare è fatica, è paura, nasconde insidie: Ulisse, esperto marinaio, si trova fra mille insidie e pericoli proprio perché il mare è sempre in continuo movimento, mai monotono, e ha sempre qualcosa di nuovo da offrirci. LE ONDE.

Quante marine sono state rappresentate, mai placide e calme ma sempre burrascose. Se prendiamo una fra tutte le opere che rappresentano onde, il pensiero ci porta a quella grande onda di Kanagawa dipinta da Hokusai. I critici d’arte descrivono questa come “l'immagine iconica della moderna contrapposizione tra forza della natura e fragilità dell'uomo”
Ma come nella grande onda, grande scheletro bianco con le terminazioni che sembrano artigli di una mano, anche nelle opere di Gianluca appaiono forme nascoste che solo allo spettatore attento appaiono magari mimetizzate tra la superficie dell’acqua nella fitta trama della spuma calma o nella spuma della grande onda. Piccole gocce riprese uguali nelle onde grandi e nelle piccole come una rappresentazione dell’infinito.

E per rappresentare il mare e l’infinito i colori sono le cromie che a questo appartengono: il blu, e il verde. Entrambe i colori sono simbolo di armonia ed equilibrio, nonché di calma, un colore che ha la facoltà di rilassare portando equilibrio nella sfera emotiva. Il blu è il colore del cielo, del mare, dell’infinito spazio del silenzio, della calma, della tranquillità.
Una collezione quindi da ammirare in pace, in silenzio, lasciandosi cullare dalle onde del mare.

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