Il castello incompiuto
Nella mia vita ho avuto la fortuna di incrociare persone amanti del bello in tutte le sue forme.
Alcune me lo hanno raccontato, descritto, accennato.
Oscar invece non parla, lo fanno le immagini e le musiche scelte con cura.
Ti cattura e ti trasporta, alla ricerca di un bello (e di un brutto) che c'è stato, che puoi solo intuire esplorando mondi ormai fatiscenti con delicatezza e rispetto.
Guardare i suoi video è doloroso e commovente allo stesso tempo, come se diventassimo per un attimo noi i protagonisti di quelle stanze vuote, come se fossimo seduti su quei banchi ad aspettare il rintocco di una campanella per poter finalmente uscire.
Il montaggio e le scelte accurate delle musiche accompagnano in maniera struggente quelle che possono essere anche le Stanze della Nostra Memoria.
Last Light, l'ultima Luce, esploratori urbani
P.S.
ATTENZIONE
L'esplorazione dei luoghi abbandonati di qualsiasi natura essi siano è una attività pericolosa che può esporti a rischi fisici, anche mortali e legali/penali.
Sconsigliamo assolutamente di praticarla senza le dovute attrezzature e conoscenze.
Questi articoli hanno uno scopo puramente conoscitivo e artistico. I luoghi abbandonati si possono godere anche dall'esterno oppure virtualmente seguendo le fotografie e le storie che troverete su questo sito.
Un sogno, un castello in riva ad un lago ed uno stilista.
In questo breve video vi accompagniamo in una delle location che più abbiamo amato. In riva ad un magico lago del nord Italia, a ridosso di una strada che corre a picco sull’acqua, sorge una villa, un piccolo castello, o se vogliamo, un vero e proprio rifugio dal caos del mondo esterno. Nonostante la costruzione sorga appena sopra la strada, risulta protetta e nascosta dalle piante secolari del parco che la circonda, e solo dopo accurate ricerche ,ne troviamo l’ingresso. Il cancello (aperto) è avvolto dalla vegetazione e passando velocemente in auto, è praticamente invisibile. una volta entrati, ci troviamo circondati da palme, querce e bambù grandi come un braccio. Scalini ricoperti da foglie e da muschio ci suggeriscono il percorso per la magione che ancora non scorgiamo. Più si sale e maggiore è la meraviglia nei nostri occhi, ci accolgono statue, colonne in foggia romana e una recinzione in pietra in stile jumanji, sembra di essere nel tempio dove Indiana Jones viene inseguito dalla sfera di pietra! Improvvisamente la vegetazione si apre e ci appare lei! Una piccola ed elegante villa con due torri laterali e una balconata centrale in ferro battuto, sul davanti una piccola terrazza ci permette di ammirare il lago da una posizione unica e riservata. La porta della casa è accostata, entriamo e ci sembra di essere in una fiaba, una breve e ripida scala centrale sale di fronte a noi fino ad un pianerottolo, dove cominciano altre due piccole rampe, più corte e in senso opposto, una per lato, che ci conducono al piano superiore. Da fuori ci si aspetta di trovare grandi ambienti, ma in realtà le stanze sono molto piccole. Pochi passi e siamo sulla balconata fronte lago, la vista è mozzafiato e nonostante la pioggerellina ed il tempo uggioso, una barca veleggia pigramente davanti a noi, lasciando una sottile scia nell’acqua calma. Il giro prosegue ai piani alti dove troviamo una veranda ricavata da quella che una volta era una terrazza e che ora è coperta da un tetto in legno. Ci piace immaginare questo luogo durante una cena tra amici, in una sera lacustre di un passato non troppo lontano, il sottofondo di risa e musica ovattata che fa da contraltare all’aria fresca che entra di soppiatto dalle finestre, pregna del profumo di lago e carica di emozioni di un tempo che fu.
Finita l’esplorazione con le foto di rito, scendiamo nuovamente dalle scale nel parco e in breve siamo giù in strada. Il sogno è finito, dobbiamo risvegliarci dal suo dolce torpore e avviarci allegramente verso la prossima avventura..
P.S .lo stilista in questione, di cui non possiamo fare il nome, è stato, nella moda, tra i più famosi e prolifici del panorama Italiano e mondiale, il castello doveva diventare il suo rifugio, ma è rimasto il suo sogno incompiuto e dopo molti anni è ancora li, in attesa di qualcuno che se ne prenda cura e lo faccia tornare a splendere.
Guarda il video del Castello Incompiuto
Chi sono?
Benvenuti Oscar nato a Milano nel 77’ e residente in Lomellina.
Nella vita lavoro in un colorificio e sono motociclista, fotografo, videomaker ed esploratore urbex. quando riesco, metto insieme tutte le passioni
Urban Exploration (Urbex)
Alla scoperta del fascino nascosto.
Gli esploratori urbani, conosciuti anche come "urbex" dall'inglese "urban exploration", sono appassionati che si dedicano all'esplorazione di luoghi artificiali abbandonati o poco accessibili al pubblico. Si tratta di una pratica che affonda le sue radici nella speleologia e nell'archeologia industriale, ma che negli ultimi anni ha conosciuto un'ampia diffusione, alimentata anche dal fascino del mistero e dall'adrenalina che deriva dall'avventurarsi in luoghi dimenticati.
Cosa fanno gli esploratori urbani?
Gli urbex visitano una vasta gamma di siti, tra cui:
- Edifici industriali dismessi;
- Fabbriche, magazzini, centrali elettriche
- Strutture pubbliche abbandonate:
- Ospedali, scuole, manicomi
- Luoghi sotterranei:
- Catacombe, tunnel, stazioni della metropolitana in disuso
- Aree militari dismesse:
- Basi, bunker, trincee
L'obiettivo degli esploratori urbani non è assolutamente quello di danneggiare o vandalizzare i luoghi che visitano, ma piuttosto di documentarne la storia, la bellezza decadente e l'architettura. Attraverso fotografie, video e racconti, gli urbex condividono le loro scoperte con la comunità online, creando un archivio prezioso della memoria urbana e sensibilizzando il pubblico sull'importanza della memoria e della conservazione del patrimonio industriale.