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Il sanatorio abbandonato

Spendiamo a Pavia - Urban Exploration

Questa esplorazione ci porta sulle montagne del nord Italia, dove ci attende una costruzione sinistra ed imponente, immersa in un bosco di abeti. Questo edificio in origine era una villa di lusso, di proprietà di un uomo d'affari molto ricco. Risale a fine 800’ o inizio del 900’. La storia racconta che in seguito al suicidio di una figlia del proprietario, egli stesso, distrutto e accecato dal dolore, abbia deciso di seguirla gettandosi da una finestra. In seguito l’edificio fu regalato dagli eredi al partito fascista che ne fece un sanatorio. Dopo la guerra l’edificio fu utilizzato in varie configurazioni tra cui una rsa.
Ora l’edificio versa in uno stato di completo abbandono e nonostante abbiano tentato di sigillarlo con inferriate saldate alle porte esterne e alle finestre, alcuni vandali sono riusciti a penetrare all’interno forzando alcuni ingressi. Una volta entrati, i nostri passi risuonano nel buio dei corridoi, a tratti sentiamo qualche rumore e l’adrenalina scorre a fiumi. Ci facciamo strada con le torce ed esploriamo il luogo, con lo scricchiolio dei vetri infranti sotto i piedi. Vediamo l’atrio, una stanza, un’altra e un’altra ancora, poi entriamo nel magnifico salone, con un soffitto in vetro che proietta luci colorate e tremolanti sui muri, il tutto incorniciato dalla splendida ringhiera che cinge la balconata superiore. Una volta saliti all’ultimo piano, usciamo sul terrazzo per ammirare il panorama che circonda questo strano luogo. Il tempo di fare una ripresa col drone e rilassarci un attimo, ed è il momento di tornare sui nostri passi, ringraziare il luogo per averci ospitati ed uscire in direzione della prossima esplorazione.
Ci teniamo a precisare che visitiamo i luoghi a nostro rischio e pericolo, solo se realmente abbandonati, senza forzare in alcun modo le entrate ,toccando il meno possibile gli oggetti all’interno e nel caso, rimettendoli esattamente al loro posto, senza portare via assolutamente nulla.
il nostro motto è : “porta via scatti fotografici e lascia solo impronte”

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Guarda il video del Sanatorio abbandonato

Chi sono?

Benvenuti Oscar nato a Milano nel 77’ e residente in Lomellina.
Nella vita lavoro in un colorificio e sono motociclista, fotografo, videomaker ed esploratore urbex. quando riesco, metto insieme tutte le passioni

Urban Exploration (Urbex)

Alla scoperta del fascino nascosto.

Gli esploratori urbani, conosciuti anche come "urbex" dall'inglese "urban exploration", sono appassionati che si dedicano all'esplorazione di luoghi artificiali abbandonati o poco accessibili al pubblico. Si tratta di una pratica che affonda le sue radici nella speleologia e nell'archeologia industriale, ma che negli ultimi anni ha conosciuto un'ampia diffusione, alimentata anche dal fascino del mistero e dall'adrenalina che deriva dall'avventurarsi in luoghi dimenticati.

Cosa fanno gli esploratori urbani?

Gli urbex visitano una vasta gamma di siti, tra cui:

- Edifici industriali dismessi;
- Fabbriche, magazzini, centrali elettriche
- Strutture pubbliche abbandonate:
- Ospedali, scuole, manicomi
- Luoghi sotterranei:
- Catacombe, tunnel, stazioni della metropolitana in disuso
- Aree militari dismesse:
- Basi, bunker, trincee

L'obiettivo degli esploratori urbani non è assolutamente quello di danneggiare o vandalizzare i luoghi che visitano, ma piuttosto di documentarne la storia, la bellezza decadente e l'architettura. Attraverso fotografie, video e racconti, gli urbex condividono le loro scoperte con la comunità online, creando un archivio prezioso della memoria urbana e sensibilizzando il pubblico sull'importanza della memoria e della conservazione del patrimonio industriale.

Nella mia vita ho avuto la fortuna di incrociare persone amanti del bello in tutte le sue forme.
Alcune me lo hanno raccontato, descritto, accennato.
Oscar invece non parla, lo fanno le immagini e le musiche scelte con cura.
Ti cattura e ti trasporta, alla ricerca di un bello (e di un brutto) che c'è stato, che puoi solo intuire esplorando mondi ormai fatiscenti con delicatezza e rispetto.
Guardare i suoi video è doloroso e commovente allo stesso tempo, come se diventassimo per un attimo noi i protagonisti di quelle stanze vuote, come se fossimo seduti su quei banchi ad aspettare il rintocco di una campanella per poter finalmente uscire.
Il montaggio e le scelte accurate delle musiche accompagnano in maniera struggente quelle che possono essere anche le Stanze della Nostra Memoria.
Last Light, l'ultima Luce, esploratori urbani
P.S.


ATTENZIONE

L'esplorazione dei luoghi abbandonati di qualsiasi natura essi siano è una attività pericolosa che può esporti a rischi fisici, anche mortali e legali/penali.
Sconsigliamo assolutamente di praticarla senza le dovute attrezzature e conoscenze.
Questi articoli hanno uno scopo puramente conoscitivo e artistico. I luoghi abbandonati si possono godere anche dall'esterno oppure virtualmente seguendo le fotografie e le storie che troverete su questo sito.

 

 

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