È morto Hulk Hogan, leggenda del wrestling mondiale: aveva 71 anni
Il mondo del wrestling piange Hulk Hogan, icona degli anni ’80 e simbolo della WWE. Morto a 71 anni per un arresto cardiaco nella sua casa in Florida
CLEARWATER (Florida), 24 luglio 2025 – Il mondo dello sport e dello spettacolo piange Terry Gene Bollea, in arte Hulk Hogan, morto questa mattina all’età di 71 anni per un arresto cardiaco nella sua casa a Clearwater, in Florida. Inutile l’intervento dei soccorritori, giunti sul posto alle 9:51 del mattino: dopo oltre 30 minuti di tentativi di rianimazione, il leggendario campione è stato dichiarato morto al Morton Plant Hospital.
Un’icona oltre il ring
Nato l’11 agosto 1953 ad Augusta, in Georgia, Hogan è stato senza dubbio una delle figure più riconoscibili e amate nella storia del wrestling. Con la sua bandana gialla, i baffi biondi e i muscoli scolpiti, è diventato negli anni ’80 il simbolo della World Wrestling Federation (oggi WWE), contribuendo in modo decisivo alla trasformazione del wrestling in un fenomeno globale.
Tra i suoi momenti più memorabili, il body slam inflitto ad André the Giant a WrestleMania III resta una delle immagini più iconiche nella storia della disciplina. In carriera ha conquistato 12 titoli mondiali (6 in WWE, 6 in WCW), diventando una vera leggenda vivente per intere generazioni.
Cinema, scandali e rinascite
Hogan non è stato solo un lottatore: ha recitato in film cult come Rocky III e Mr. Nanny, è stato protagonista di serie televisive e reality show, e ha prestato la sua voce e immagine a videogiochi, action figure e campagne pubblicitarie. Tuttavia, la sua vita non è stata priva di ombre: nel 2015 fu travolto da uno scandalo per frasi razziste emerse da un video privato, che portarono alla sua temporanea esclusione dalla WWE. Nel 2018 venne reintegrato nella Hall of Fame, e da allora aveva cercato di ricostruire la propria immagine pubblica.
Negli ultimi anni si era dedicato a progetti indipendenti legati al wrestling e al fitness, tra cui la neonata lega Real American Freestyle, di cui era fondatore e commissario. Il debutto ufficiale era previsto per il 30 agosto 2025, ma non avverrà mai.
Le sue ultime ore
Secondo quanto riferito dalle autorità e da fonti vicine alla famiglia, Hogan si sarebbe sentito male nelle prime ore del mattino. Il 911 è stato allertato da un collaboratore presente in casa. I paramedici hanno tentato la rianimazione cardiopolmonare per circa mezz’ora, ma senza successo. In ospedale non è stato possibile fare altro che constatarne il decesso.
L’omaggio del mondo del wrestling
“Una delle più grandi icone della cultura pop di tutti i tempi”, ha scritto la WWE in una nota ufficiale. Messaggi di cordoglio sono arrivati da ogni angolo del mondo: da John Cena a Ric Flair, da Dwayne "The Rock" Johnson a Rob Gronkowski, che lo ha definito “il mio eroe d'infanzia, l’uomo che mi ha insegnato cosa vuol dire essere un vero campione”.
“Whatcha gonna do, brother?”
È difficile immaginare il wrestling – e più in generale la cultura pop americana – senza Hulk Hogan. Con la sua voce roca, i gesti teatrali e quella frase che lo ha reso immortale, “Whatcha gonna do when Hulkamania runs wild on you?”, ha segnato un’epoca.
Oggi il mondo si ferma per salutare non solo un atleta, ma un simbolo. Hulk Hogan non è stato perfetto, ma è stato unico. E il suo ricordo continuerà a vivere nei ring, nei cuori dei fan e nella leggenda.
M.D.