Ambrogio e Agostino in scena a Vigevano: teatro e musica nella cattedrale
Luca Doninelli e Giacomo Poretti portano in scena l’incontro tra il vescovo milanese e l’insegnante africano, accompagnati dal quartetto di tromboni Mascoulisse
Venerdì 5 dicembre, la cattedrale di Sant’Ambrogio di Vigevano ospiterà lo spettacolo teatrale “Uomini liberi, Ambrogio e Agostino a Milano”, firmato da Luca Doninelli e Giacomo Poretti. Sul palco ci sarà lo stesso Poretti, celebre per il trio comico Aldo, Giovanni e Giacomo, insieme al Mascoulisse Quartet, un quartetto di tromboni.
L’evento celebra l’incontro storico tra Ambrogio, vescovo di Milano di origine tedesca, e Agostino, maestro di retorica proveniente dall’Africa, raccontando il momento in cui entrambi riconoscono il proprio destino.
L’iniziativa rientra nel programma di celebrazione del millenario della basilica di Santa Maria Maggiore di Lomello. Il parroco di Lomello, don Roberto Signorelli, ha spiegato: «Lo spettacolo mette in luce il rapporto tra lo straniero e la città di Milano, che ha sempre guidato i suoi cittadini a valorizzare il talento e comprendere il vero senso della libertà».
Il quartetto Mascoulisse, fondato nel 2006 dai trombonisti Stefano Belotti, Alberto Pedretti, Fabio De Cataldo e Antonio Mascherpa, garantirà l’accompagnamento musicale.
Il ciclo culturale “Ereditare il patrimonio culturale e religioso” era iniziato a gennaio a Vigevano con lo spettacolo teatrale “Il mormorio del vento”, sempre curato da Doninelli. Nei mesi successivi si sono susseguiti incontri, concerti e presentazioni di libri come “Lomellina medievale” e “Ottone Conte palatino”, oltre a spettacoli teatrali come “Lux vivens”, “Evangelion”, “Il respiro delle pietre” e “Lazzaro o della memoria”.
Le manifestazioni hanno incluso anche momenti musicali di rilievo, come il concerto “Mozart in re per coro e archi”con il coro dell’Almo Collegio Borromeo di Pavia, e la camminata di 24 ore “1000 km intorno alla basilica”.
Secondo lo studioso Arthur Kingsley Porter, la basilica sarebbe stata edificata tra il 1025 e il 1040; tuttavia, fonti locali indicano che già alla fine del VI secolo Lomello ospitava un edificio religioso e un battistero, grazie alle visite di Siro, primo vescovo di Pavia.
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